LA DEMOCRAZIA RUSSA CARA A PRODI - LA PUSSY RIOT ACCUSA: “IN CARCERE COME IN UN GULAG, 17 ORE DI LAVORO E PESTAGGI”

Da LaStampa.it

«Nadia» Nadezhda Tolokonnikova, leader della punk band Pussy Riot, ha iniziato oggi uno sciopero della fame a oltranza. Lo ha annunciato il marito, l'artista Piotr Verzilov, citato da Radio Eco di Mosca.

Tre i motivi della protesta: una presunta minaccia di morte da parte del vicecapo del carcere dove sta scontando la pena, le insostenibili condizioni di lavoro nel reparto di abbigliamento dove è impiegata e il clima psicologico insopportabile del luogo di detenzione, con minacce di violenza fisica da parte di altre detenute.

In una lettera, la ragazza - condannata per teppismo motivato da odio religioso, in seguito alla ormai celebre performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca nel 2012 - ha dichiarato che rifiuterà di svolgere il lavoro impostole, «finché le autorità penitenziarie non rispetteranno le leggi e si comporteranno con le condannate come con esseri umani e non bestie».

La ragazza, che ha raccontato soprusi e violenze sulle detenute, ha denunciato al Comitato investigativo russo minacce di omicidio nei suoi confronti da parte del servizio penitenziario e si è appellata all'ombdusman russo per i diritti umani, Vladimir Lukin.

 

Nadezhda TolokonnikovaNadezhda Tolokonnikovaarti - PUSSY RIOTPUTIN CANE SESSO AL MUSEO DI ZOOLOGIA GRUPPO VOINA CON LA LEADER DELLE PUSSY RIOT jpegLA PUSSY RIOT NADEZHDA NEL CARCERE IN MORDOVIA jpegSESSO AL MUSEO DI ZOOLOGIA GRUPPO VOINA CON LA LEADER DELLE PUSSY RIOT jpeg