alessandro di battista

MISTERO “DIBBA” - DEL GALLETTO DI BATTISTA DI SA TUTTO EPPURE NON SI E’ VISTO NULLA: CHIACCHIERE, PROCLAMI E SLOGAN MA ZERO RISULTATI - E’ IL NUOVO LEADER IN PECTORE DEL M5S O LA “MEZZA PIPPA” DESCRITTA DA VINCENZO DE LUCA? - IL RITRATTO DI “LIBERO”

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ALESSANDRO DI BATTISTA 2aALESSANDRO DI BATTISTA 2a

Francesco Specchia per “Libero Quotidiano”

 

La metafora è motoristico/politica. Dicono le malelingue che non avendo la patente, il Dibba-Alessandro Di Battista, il nostro scintillante Tom Cruise della politica- possa guidare soltanto lo scooter e non l'automobile; soltanto, al massimo, il Movimento Cinque Stelle e non l'Italia. Strano destino quello del Dibba, classe '78, romano di Viterbo, un colpo al basettone e l'altro alla frizione, fresco reduce dal tour motociclistico Costituzione CoastToCoast mentre al Campidoglio scoppiava l'inferno.

LUIGI DI MAIO - ALESSANDRO DI BATTISTALUIGI DI MAIO - ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Tre giorni fa, con l'eclisse della stella Di Maio, Dibba eccitava le folle e i congiuntivi altrui, veniva osannato dai militanti sul palco di Nettuno («Dibba! Dibba! Dibba!») e pareva il candidato naturale dei pentastellati a Palazzo Chigi. Oggi la furia di Grillo contro il Direttorio -di cui Dibba stesso fa parte- lo spinge ancora nel garage delle buone intenzioni.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA SERVE LE PIZZE ALESSANDRO DI BATTISTA SERVE LE PIZZE

Con allegra ferocia il governatore della Campania Vincenzo De Luca gli ha dato delle «mezza pippa», l'ha chiamato «il gallo cedrone», uno «che si è trovato in un ruolo nazionale senza saper fare la O col bicchiere»; e, sui mass media, l'ha relegato da frontman nuovamente al ruolo di gregario istituzionale. La verità è che, nel Maelstrom, nel gorgo dilettantesco che rischia oggi di ingoiare i 5 Stelle, Dibba rimane una meravigliosa incognita.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA SERVE LE BIRREALESSANDRO DI BATTISTA SERVE LE BIRRE

Per ora, su di lui, abbonda più l'olegrafia che i risultati. Di Dibba si sa tutto. Del padre Vittorio imprenditore di sanitari, che di sé ha sempre detto «non sono di destra, sono fascista» carezzando il busto del Duce in tinello; dell' amata mamma e della sorella prof di educazione fisica; dei suoi trascorsi da catechista nella parrocchia di Santa Chiara, in piazza dei Giochi delfici, la stessa di Aldo Moro e della Madia; delle sue esperienze da animatore nei villaggi turistici in Calabria e in Sicilia che lo rendono di favella veloce e fascino invincibile; della laurea al Dams e del suo viaggio, a 25 anni, in Guatemala e Colombia con ragazza al seguito, grazie a uno zio che lo introduce al terzo settore.

alessandro di battista alessandro di battista

 

Le conseguenze di quest'ennesima svolta esistenziale sono: un ottimo «master di secondo livello in tutela internazionale dei diritti umani», e la vita presa in chiave umanitaria. Ossia, un po' alla Jovanotti, il mondo visto come «una grande Chiesa, che passa da Che Guevara e arriva fino a madre Teresa», come scrive la testata Blitz Quotidiano che ne commenta pure le foto in posa plastica alla Che Guevara appunto, mentre raccomanda ai giovani elettori: «Non vi dovete mettere i jeans, sono sfruttamento del capitale».

 

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA

Delle molte facce del Dibba, il prisma luminoso di una rivoluzione popolare che tarda ad accendersi, s' è molto parlato. Come s' è molto discusso della suo affabulante eloquio televisivo che gli consente di affermare «Sto con l' Isis, vanno capiti»: una stronzata potente per chiunque altro, ma una frase discutibile seppur «estratta da complicato contesto» se pronunciata da lui.

 

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA

Il politologo Alessandro Campi si chiede come sarebbe l' Italia se venissero applicate alla lettera le sue «mirabolanti ricette in materia di sovranità finanziaria, alimentare, energetica», gli argomenti che usa per infuocare l' animo della base. Io non ho questa curiosità, anzi. Ciononostante, bisogna ammetterlo, Dibba rimane il nocciolo movimentista del Movimento. E forse è per questo che ora a Roma c' è la Raggi, che ha la patente B (anche se, per ora, è ancora ferma al semaforo...