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donald trump ritwitta foto con moglie di ted cruz cozza e melania bona
USA2016: SONDAGGIO, PRIMO SORPASSO CRUZ SU TRUMP
(ANSA) - Ted Cruz supera Donald Trump a livello nazionale: secondo un sondaggio Reuters, per la prima volta nel 2016 il senatore ultraconservatore e' avanti tra i probabili elettori in campo repubblicano e conduce con il 39% delle preferenze contro il 37% del tycoon newyorkese. Il governatore dell'Ohio John Kasich e' lontanissimo con il 23%.
Il Midwest premia gli outsider. Ieri nelle primarie del Wisconsin i due candidati di punta del partito democratico e di quello repubblicano hanno perso, aprendo la strada a Bernie Sanders e a Ted Cruz. Per il senatore liberal del Vermont si tratta di un buon risultato e di una conferma del momento positivo che sta vivendo la sua campagna elettorale, soprattutto in vista delle votazioni a New York. Per Trump invece si tratta di una sconfitta arrivata alla fine della settimana più difficile dalla sua candidatura.
È il momento di Sanders. Qualche giorno fa aveva detto che non avrebbe abbandonato la campagna elettorale e che sarebbe andato fino in fondo. Ieri Bernie Sanders ha dato un nuovo colpo a Hillary Clinton, vincendo le primarie in Wisconsin. Certo la distanza tra i due candidati è ancora molto ampia, ma con questa vittoria e lo stato di New York alle porte (dove si voterà il prossimo 19 aprile) le possibilità per i candidato liberal di accorciare lo spazio che lo separa dalla ex first lady ora sembrano più reali. E soprattutto la sconfitta per Hillary mette in luce come la candidata sia in un momento difficile e che la nomination del partito alla convention di luglio a Philadelphia non sia ancora scontata.
Sempre ieri Sanders ha pubblicato i dettagli della sua intervista di venerd" scorso al New York Daily News per la quale aveva ricevuto molte critiche. Il senatore del Vermont infatti aveva detto di voler smantellare le banche e mettere fine al loro strapotere, senza tuttavia dare delle spiegazioni precise sui programmi per farlo. E cos" sono arrivati centinaia di attacchi sul suo populismo privo di dati reali.
Tornando al voto di ieri, la vittoria di Sanders (che ha battuto Clinton per sette punti percentuali) non consente al candidato di portare a casa un buon numero di delegati rispetto alla sua sfidante. Ma gli permette di rafforzare la sua posizione e la sua campagna elettorale in vista di New York. Uno stato molto importante sia dal punto di vista dei delegati che per la storia personale dei due politici. Sanders è infatti nato e cresciuto a Brooklyn, mentre Hillary è stata eletta da qui al Senato e New York è la città in cui vive e dove ha il suo quartiere generale.
Infine il risultato di ieri potrebbe spingere alcuni superdelegati ad abbandonare Clinton e a passare nelle fila di Sanders. Una condizione essenziale per iniziare la rimonta su Hillary che Bernie crede ancora possibile.
Trump in crisi? Alla fine Trump è crollato in Wisconsin. Dopo una settimana di attacchi frontali e di gaffe il candidato alle primarie del partito repubblicano non ha retto. Ted Cruz lo ha superato di 20 punti percentuali, portando a casa una vittoria fondamentale, non tanto per i delegati (24 in tutto) ma per il morale. Perché in molti sperano che proprio dal Midwest possa iniziare il collasso del miliardario di New York, che finora ha dominato la campagna elettorale dentro e fuori dalle urne.
Si tratta infatti della prima vera vittoria di Cruz da quando aveva di pochissimo battuto Trump nei caucus dell'Iowa, l'appuntamento che ha aperto le primarie. Sembra infatti che la campagna dell'establishment del partito per fermare il candidato populista stia iniziando a sortire i suoi effetti.
La vittoria di ieri sera per Cruz rappresenta inoltre un importante passo in avanti, segno che il senatore del Texas riesce a fare presa anche su altri elettori e non solo sugli ultra conservatori e sulla destra religiosa. Nelle prossime settimane però dovrà dare prova di saper mantenere la sua posizione in un contesto difficile. Si voterà in alcuni stati del nordest e a New York, considerato una roccaforte del miliardario.
Male invece quello che ormai è diventato il terzo in comodo, il governatore dell'Ohio John Kasich che ha superato di poco il 10%, nonostante abbia passato molto tempo a fare campagna elettorale in Wisconsin.
JOHN KASICH E DONALD TRUMP 4
john kasich
Ma quella del Wisconsin per Cruz è soprattutto una vittoria psicologica che arriva 15 giorni dopo il grande momento di Trump, quando travolse tutti in Florida e portò Marco Rubio a sospendere la sua campagna. Ieri invece ha vacillato. E questo passo falso del miliardario per l'establishment rappresenta una nuova possibilità di arrivare a una convention contestata a luglio.
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