IL RITORNO DEGLI AVVOLTOI - DOPO MONTEPREZZEMOLO, RIAPPARE ANCHE PIERFESSO IN CERCA DI NUOVA SISTEMAZIONE SULLE SPOGLIE DEL CAVALIERE CONDANNATO

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F. Rig. per il "Corriere della Sera"

Assicurato almeno temporaneamente il governo, l'attenzione torna a concentrarsi sulla costruzione, o ricostruzione, dei due poli e sulla destinazione del terzo. Se da una parte c'è il fenomeno Renzi, dall'altra a parte l'ipotesi ultraberlusconiana Marina c'è chi riprende i lavori interrotti prima delle elezioni passate per un Ppe all'italiana. Emerge dalla discussione interna a Scelta civica, dal rinnovato interesse di Luca Cordero di Montezemolo per la situazione del centrodestra e dalle mosse di Pier Ferdinando Casini.

Che ieri ha scritto su Twitter: «Se prevarrà il populismo, i moderati saranno minoritari. Se il Pdl sarà responsabile, potrà costruire il futuro del Paese». Il tentativo apparente è, vista l'attuale situazione di Berlusconi, quello di riuscire là dove non si è riusciti quando è salito in politica Monti. Ovvero unire i moderati in un unico soggetto che si riconosca nel Ppe. A questa transizione sono interessati da più parti, ma la partita è piena di incognite.

Ipotesi Marina a parte, sono tanti i nomi che rischiano di scontrarsi più che costruire il futuro centrodestra. Senza citare i vertici attuali del Pdl, lo stesso Casini ha ambizioni da leader.

Per questo in un'intervista al Messaggero di ieri marca l'identità della sua posizione: «Il centro deve usare la testa. Mi riferisco a certe disinvolte disponibilità che qualcuno sarebbe pronto a dare ad un governo Pd appoggiato dall'esterno da M5S e Scelta civica. Molte cose che dice Monti sono piene di buon senso. Dobbiamo capire che è necessario andare oltre Scelta civica e l'Udc». E a un progetto «impostato seriamente, con attenzione alla qualità della classe dirigente» si è da poco rivelato interessato Montezemolo.

 

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