
DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING…
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Eccheqqua il killer: Stefano Esposito da Moncalieri, classe 1969, impiegato, senatore Pd.
Ed eccheqqua l'arma (segreta) di Matteo Renzi per far approvare l'Italicum al Senato nel giro di 48 ore: l'emendamento 01.103 all'articolo 1, a firma del suddetto Esposito.
Un emendamento? No. Una stupenda truffa alla Totò: praticamente è la fotocopia della legge nata al Nazareno, presentata come una specie di preambolo allo stesso Italicum («all'articolo 1 premettere il seguente»...) e dunque da mettere in votazione prima delle migliaia di emendamenti - sono 44 mila! - presentati da Sel, grillini, Calderoli, minoranza Pd, eccetera eccetera.
A che scopo, vi chiederete? Semplice: lo 01.103 costituisce in pratica un maxi-canguro che, una volta approvato, renderà immediatamente non votabili tutti gli altri emendamenti presentati sulla stessa materia. Opposizioni e minoranze rimarranno in braghe di tela. E salutami ‘a soreta!
Esattamente come è successo l'estate scorsa con la legge ammazza-Senato, quando a colpi di canguro c'è stata la strage degli emendamenti dell'opposizione: e via che in pochi giorni Renzi ha portato a casa il risultato, con la ministra Boschi raggiante che, in aula, baciava tutti e abbracciava Denis Verdini.
Beh, dicono oggi i broccati della sala Garibaldi che a Villa Arzilla sta per andare in onda lo stesso film.
E che di quel film Berlusconi e Verdini hanno saputo la trama prima di tutti gli altri, perfino prima dei maggiorenti del Pd, Bersani compreso. La furbata ideata da Pittibimbo e madama Boschi per far saltare il dibattito sulla legge elettorale e andare dritti ai voti finali gli è stata spiegata con dovizia di particolari.
E i due hanno gradito un sacco: tanto che il Cav avrebbe già detto ai suoi fidi che a gentilezza si risponde con gentilezza, anche se tramontano definitivamente le coalizioni e pure gli apparentamenti al secondo turno. Perciò, state tranquilli: daranno il via libera al simpatico emendamento-killer presentato da quel genio finora misconosciuto di Stefano Esposito. Con buona pace dei dissidenti alla Gotor.
Post scriptum.
E' chiaro, ormai, anche alle poltrone in sala Maccari dove i senatori erano usi alla pennichella: Berlusconi ha ucciso definitivamente Forza Italia. Ed è peraltro la cronaca di una morte annunciata, dopo gli ultimi sondaggi che danno la Lega di Salvini come prima forza del centro destra. In cambio del suicidio assistito del suo partito, Berlusconi avrebbe ottenuto la risalita delle quotazioni - oltre che delle sue aziende, secondo i maligni - dei suoi candidati preferiti per il Colle, ossia Anna Finocchiaro, Giuliano Amato, Pietro Fassino e Sergio Mattarella. Quelli che gli danno più rassicurazioni per Mediaset.
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