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Viola Giannoli per repubblica.it
Maglietta dei Nirvana, jeans e scarpe rosse con tacchi sulla scrivania. Non una scrivania qualunque, ma quella del ministero per le Politiche giovanili. Così si è fatta ritrarre, cellulare in mano, ma tricolore e bandiera europea alle spalle, la ministra cinque stelle Fabiana Dadone, cuneese, ex responsabile della Pubblica amministrazione nel Conte bis e ora di nuovo al governo. Una delle (sole) 8 donne su 23 ministri nell'esecutivo di Mario Draghi.
"Ho 37 anni e sono una 'ragazzina' (per questo Paese) ma faccio il Ministro" scrive al maschile nel post su Facebook che si è guadagnato in un'ora appena più di 3500 like, 250 condivisioni e 500 commenti. Non tutti generosi, per via di quel dress code fuori contesto rispetto al luogo e al ruolo. Tanto che per rispondere alle critiche ("Dov'è il rispetto istituzionale?",
"Ma è così che si lotta per le donne?") Dadone ha postato una combo di foto con George W. Bush e Barack Obama nella stessa posa (ma in giacca e cravatta) - pure se qualcuno le fa notare che allora vale pure l'immagine-simbolo dell'assalto a Capitol Hill col sostenitore di Donald Trump sulla scrivania di Nancy Pelosi -, e spiega: "La foto ovviamente è presa in un momento di pausa, non giro con quella felpa nelle riunioni al ministero. Quanto alle scarpe sono un simbolo nella testa delle ragazze, evidentemente non di chi commenta".
E sotto la foto discussa racconta di sé: "Non sono sposata, ma scelgo ogni giorno di stare col mio compagno, ho due figli bellissimi che portano il mio cognome pur non essendo ragazza madre, amo la musica rock pesante ma non mi vesto in maniera 'alternativa', guardo film strappalacrime ma sono emotivamente fredda come il ghiaccio. Sono un ammasso di stereotipi e nel corso della vita mi è stato fatto notare molte volte".
Tutte quelle volte in cui le hanno chiesto: "Cara Fabiana, sei così giovane come puoi essere un Ministro?"; "La politica non si addice di più agli uomini?"; "Chi si occupa dei tuoi figli quando sei a Roma?"; "Non sei troppo bassa rispetto a come la TV ti fa apparire?"; "Non sei troppo graziosa per essere presa seriamente?"; "Non sei troppo trascurata nell'abbigliamento per ricoprire ruoli istituzionali?".
Così, per l'8 marzo, ha deciso di apparire ancor meno ministeriale, decisamente informale, per parlare (spiegano dalla sua comunicazione senza portavoce) a coetanei, coetanee e ancora più giovani. Lei, tra i primi politici italiani, a sbarcare su Twitch, il social dei giovanissimi.
Una foto rock, grunge, col gruppo musicale dei suoi anni Novanta per dire: "In questa giornata tanto evocativa e tanto attenta al politically correct, vorrei dire con molta onestà che sul fronte della parità di genere c'è ancora molta strada da fare. Una strada in salita e piena di ostacoli culturali che dobbiamo avere la forza di affrontare con tutta la tenacia che abbiamo nel cuore". E nelle scarpe, rosse, come quelle simbolo contro la violenza sulle donne.
la ministra della pa Fabiana Dadonela ministra fabiana dadoneGIUSEPPE CONTE FABIANA DADONEFABIANA DADONE
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