ELEFANTI IN CALORE - TRA URAGANI E RINVII, IL CANDIDATO VICEPRESIDENTE PAUL RYAN SCALDA FINALMENTE LA CONVENTION DEI REPUBBLICANI: ATTACCHI A OBAMA, SILURO ALLA RIFORMA SANITARIA, IMPROBABILE TAGLIO DEL DEBITO (DA 100% A 20%), AMARCORD FAMILIARI - ATTACCA BARACK PER NON AVER LAVORATO NEL PRIVATO, MA LUI È AL CONGRESSO DA QUANDO HA 29 ANNI, E HA VOTATO TUTTI GLI AUMENTI DI SPESA - TORNA ANCHE CONDOLEEZA RICE: “NON SI GUIDA IL MONDO DAL DIDIETRO, CON ROMNEY L’AMERICA TORNERÀ LEADER”…

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1- ESTRATTO DEL DISCORSO DI PAUL RYAN
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Xx8kPJbNpFw


2- "OBAMA? HA SCARSE COMPETENZE" - BORDATE INCROCIATE DI RICE E RYAN
Maurizio Molinari per "La Stampa"

Con due discorsi d'attacco contro Obama, Paul Ryan e Condoleezza Rice imprimono una svolta alla Convention repubblicana. Inizia l'ex Segretario di Stato accusando Obama di guidare una politica estera muta e incerta. "Non si guida dal di dietro" ammonisce la Rice assicurando ai delegati che con Romney alla Casa Bianca l'America tornerebbe "leader nel mondo".

La Rice sfiora la commozione quando descrive la sua parabola da "bambina che non poteva comprare un hamburger" a causa della segregazione nell'Alabama del dopoguerra fino "a diventare Segretario di Stato". Ma soprattutto Condi Rice è il primo degli oratori dal podio che ricorda gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, la ferita dell'America e gli eroi del volo UA63 che rivoltandosi contro i dirottatori di Al Qaeda impedirono al quarto aereo-missile di scagliarsi su Washington. Condoleeza Rice trasmette determinazione, competenza e fascino ad una platea che le regala ovazioni a ripetizione. Ed è solo l'anticipo di Paul Ryan.

Il deputato del Wisconsin esordisce dicendosi "onorato di accettare la nomination alla vicepresidenza" e per dimostrare che prende il conferimento molto sul serio si lancia subito in una raffica di affondi contro Obama, accusandolo di "scarsa competenza", "carenza di leadership" e soprattutto di "non volersi mai assumere le responsabilità" sebbene "23 milioni di americani sono senza lavoro e 1 su 6 è in poverta". Se 24 ore prima Chris Christie aveva deluso le attese, evitando di attaccare Obama, Ryan rimedia al vulnus picchiando duro in più occasione, come ad esempio quando suggerisce all'America di "cessare di guardare il poster sbiadito di Barack Obama".

Anche Ryan parla di sè, del MidWest da dove proviene, del padre perduto quando aveva 16 anni e della madre "che è divenuta il mio modello" per aver reagito alla scomparsa del marito trasformandosi in un'imprenditice. Ryan solleva il velo sulle proposte economiche che il ticker repubblicano lancia: un piano di 4 anni "per creare 12 milioni di lavori" e la brusca riduzione al 20 per cento del pil della spesa pubblica, che al momento ammonta a quasi cinque volte tanto, passando attraverso l'abolizione degli stimoli all'economia, la cancellazione della riforma Obama sulla Sanità e la progressiva privatizzazione della previdenza sociale. "We can do this", noi possiamo riuscirsi, ripete più volte nel finale, trascinando il parterre dei delegati come nessun altro leader repubblicano al momento sembra essere capace di fare.

Non manca il riferimento alla fede: "Io e Romney apparteniamo a Chiese diverse ma abbiamo in comune la convinzione che ogni vita è a immagine del Signore". E ora l'attesa si concentra su Romney, che questa sera parlerà al Forum per accettare formalmente la nomination repubblicana per sfidare Obama.


3- POLITICS, LIES ( E UN SACCO DI VIDEOTAPES )
Andrea Salvadore per www.americanatvblog.com

Oggi a Tampa ho assistito ad una contestazione a Condoleezza Rice, interrotta due volte nel corso di un dibattito sulla politica estera americana. Lei tranquilla ha atteso che la contestazione si spegnesse e in serata ha impacchettato un discorso di una spanna sopra tutti alla convention ( con amnesia su Osama bin Laden, Dr. Rice ) .
Un discorso aperto ad una diversa politica sull'immigrazione ( come prova a fare sempre Jeb Bush ) da quella praticata dai governatori repubblicani degli stati di confine.

La platea bianchissima dei delegati sta in questi giorni plaudendo a tutti ( i pochi ) afroamericani e latinos del partito spediti ad affrontare la mission ( forse ) impossible di recuperare consensi tra le minoranze. Non aiutano interventi come quello dell'immarcescibile John McCain che vorrebbe giocare con i soldatini tutta la vita, dichiarando guerre a destra e a manca.

La platea applaude tutti ma per la prima volta stasera si e' scatenata e liberata di un peso ascoltando Paul Ryan.

C'era forte il dubbio di una perestazione non esaltante e invece Ryan e' stato consacrato campione dei nuovi conservatori repubblicani. Del discorso scritto ( e letto, cari miei il teleprompter non e' solo obamiano ) dai maestri John McConnell, Dan Senor e Matthew Scully ( quello di Sarah Palin alla convention del 2008 ) più di tutte mi e' piaciuta l'immagine del ragazzo chiuso nella sua cameretta che guarda sconsolato il poster ( Hope ) di Obama.

Speravo anche in una cosa che non succede mai. Meno amnesie e balle. Se uno come Ryan e' nel Congresso dagli Stati Uniti dal gennaio 1999 e vota con Bush tutte le spese straordinarie proposte dall'amministrazione, come mostra il suo record, e' bizzarro poi ergersi a candido paladino della responsabilità' fiscale e attribuire ad Obama la chiusura di una fabbrica GM nella sua città del Wisconsin, impianto sbarrato nell'anno in cui Bush era ancora alla Casa Bianca. E poi il silenzio sulla legislazione antiabortista a cui ha lavorato che stasera non era il caso di nominare.

E' andata così nell'ora che i networks hanno dedicato alla convention. Condi, la maestra in forma e Paul, il ragazzo in carriera che rimprovera ad Obama di non avere mai lavorato nel privato e lui e' membro del Congresso da quando aveva 29 anni. Poi, come sempre in America a qualsiasi latitudine, il telemarketing di mamma, moglie e figli. Tutto perfettamente staged, un'operina perfetta che ci ha consegnato il nuovo faro della conservazione in America. Rimozioni a parte.

 

 

MITT ROMNEY E PAUL RYANPAUL RYAN CON I FIGLI A TAMPA PAUL RYAN ALLA CONVENTION REPUBBLICANA DI TAMPA convention repubblicana a tampa CONDOLEEZA RICE ALLA CONVENTION REPUBBLICANA DI TAMPA convention repubblicana a tampa ROMNEY BARACK OBAMA