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«Bisogna essere chiari e guardare le cifre. L’Italia non sta vivendo una crisi migratoria come c’era fino all’anno scorso. Chi lo dice, dice una bugia», dice il presidente francese all’Eliseo dopo l’incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez sottolineando che gli sbarchi rispetto all’anno scorso sono calati dell’80%.
Per Macron, siamo invece in presenza in Europa «di una crisi politica» scaturita da «estremisti che giocano sulle paure. Ma non bisogna cedere nulla allo spirito di manipolazione o ipersemplificazione della nostra epoca». Il leader francese si è detto favorevole a «sanzioni finanziarie» nei confronti dei paesi dell’Unione europea che si rifiutino di accogliere i rifugiati.
Immediata la replica di Matteo Salvini. «Invitiamo l’arrogante presidente Macron a smetterla con gli insulti e a dimostrare la generosità con i fatti aprendo i tanti porti francesi e smettendo di respingere donne, bambini e uomini a Ventimiglia», dice il ministro dell’Interno. «650mila sbarchi in 4 anni, 430mila domande presentate in Italia, 170mila presunti profughi a oggi ospitati in alberghi, caserme e appartamenti per una spesa superiore a 5 miliardi di euro -dice il vice premier e ministro dell’Interno_. Se per l’arrogante presidente Macron questo non è un problema, lo invitiamo a smetterla con gli insulti e a dimostrare la generosità con i fatti aprendo i tanti porti francesi e smettendo di respingere donne, bambini e uomini a Ventimiglia». «Se l’arroganza francese pensa di trasformare l’Italia nel campo profughi di tutt’Europa, magari dando qualche euro di mancia, ha totalmente sbagliato a capire’’, conclude Salvini.
MACRON FA IL CAZZIATONE A UN RAGAZZINO
La Francia: “Centri chiusi in Paesi Ue di primo sbarco”
Francia e Spagna proporranno al vertice europeo sui migranti l’istituzione di «centri chiusi» sul territorio europeo «nei paesi di primo sbarco»: lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron all’Eliseo. I centri, ha spiegato Macron, dovrebbero avere «mezzi europei che consentano una solidarietà finanziaria immediata, un’istruzione rapida dei dossier, una solidarietà europea in base alla quale ogni paese prenda in modo organizzato le persone che hanno diritto all’asilo».
Per Macron, la proposta franco-spagnola rappresenta «una soluzione diversa e complementare» alla crisi che sta dividendo l’Europa. «Una volta che i migranti sbarcano sul territorio europeo - ha spiegato il capo dell’Eliseo - siamo favorevoli a mettere in piedi dei centri chiusi, conformemente a quanto previsto dall’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, ndr), con mezzi europei».
L’esito del vertice Ue è aperto
Il risultato delle trattative sui migranti in Ue, dal punto di vista dell’Italia, è ancora aperto. È quello che afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini in un’intervista a der Spiegel, uscita oggi in Germania. Alla domanda se la decisione sia ancora aperta, Salvini risponde: «Sì. La differenza col passato è che l’approvazione dell’Italia non è garantita a priori. Noi siano pronti a trattare, punto per punto», aggiunge.
A Salvini non piace la sequenza delle soluzioni indicate da Parigi e Berlino in vista del vertice Ue di Bruxelles sui migranti: «A me non piace l’ordine di precedenza - dice in un’intervista allo Spiegel - sul tavolo lì c’è innanzitutto la questione dei respingimenti immediati verso l’Italia di coloro che originariamente sono approdati sulle nostre coste, e solo successivamente la sicurezza delle frontiere esterne per il futuro. Per noi vale esattamente il contrario». È l’intervista in cui Salvini afferma che ricevere per mail bozze a cui si è lavorato in altri paesi «non corrisponde allo stile di lavoro» dell’attuale governo.
migranti al confine ventimiglia salvini pozzallomacron sulla copertina di garcon
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