silvia salis franceschini schlein

“ADESSO FACCIO LA SINDACA A GENOVA MA TRA 5 ANNI SI VEDRÀ: LA SINISTRA DEVE TROVARE UNA GUIDA” – LE PAROLE DI SILVIA SALIS A “VANITY FAIR” SONO LA CONFERMA CHE FRANCESCHINI HA MOLLATO ELLY SCHLEIN: “LA SINISTRA DEVE IDENTIFICARE UNA PERSONA CHE PUÒ VINCERE, E RICONOSCERLA COME LEADER” - FRANCESCHINI E' GIA' AL LAVORO CON RENZI (LA SALIS E' UNA EX LEOPOLDINA): SE GIORGIA MELONI CAMBIERA’ LA LEGGE ELETTORALE (PROPORZIONALE CON PREMIO DI MAGGIORANZA), SERVIRA’ INDICARE UN CANDIDATO PREMIER, CHE POTREBBE ESSERE LA SINDACA DI GENOVA (CHE E' PURE GNOCCA...)

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

https://www.dagospia.com/politica/renzi-franceschini-per-creare-partito-centro-441692

 

 

Silvia Bombino per vanityfair.it

 

silvia salis

Il suo sogno, da bambina, era diventare sindaco. Poi è diventata «sindaca». «O “chincaca”» come dice Eugenio, suo figlio, 22 mesi. Silvia Salis, 40 anni il prossimo 17 settembre, è la prima cittadina di Genova dallo scorso 26 maggio, e ha subito precisato che avrebbe preferito il femminile, poi «molto stanca e molto annoiata dalle polemiche che già montavano da parte del centrodestra, in Consiglio ho detto:

 

“Se volete rispettarmi e chiamarmi sindaca va bene, se questa cosa vi disturba usate sindaco, mi giro lo stesso”». Negli anni ’80, dire che il sogno era fare un mestiere all’epoca destinato quasi esclusivamente agli uomini dà il senso di tutta la carriera di Salis: ex atleta olimpica ha scelto uno sport considerato «maschile», il lancio del martello, poi, lasciate le gare, è stata la prima donna vice presidente vicario del Coni («uno dei mondi più maschili d’Italia: la dirigenza sportiva nazionale»). Oggi, come un destino, è la donna che guida Genova, con una amministrazione a maggioranza femminile.

 

silvia salis elly schlein

Quanto conta avere più donne, 7 su 12, in Giunta?

«Molto. Ho sempre pensato che il mio essere “la prima che” non serviva a niente se con me non andavano avanti le altre. È inutile dire che se abbiamo una presidente del Consiglio donna e una leader dell’opposizione donna abbiamo rotto il soffitto di cristallo».

 

Giorgia Meloni, arrivata in alto, ha sostenuto proprio questo.

«Con il rispetto che devo alla narrazione del presidente del Consiglio, non credo sia così. Quando una donna arriva in una posizione di potere non può scordarsi delle difficoltà che affrontano le altre, siamo onesti: in Italia le donne si devono licenziare per fare un figlio, e una donna su due non lavora. Se davvero avessimo migliorato la situazione dal 2022, oggi non farebbe notizia che ho scelto delle donne: se gli uomini scelgono altri uomini è normale, no?».

silvia salis

 

Si è candidata a febbraio, a maggio ha vinto con il 51,5% dei voti: la sua vita sarà cambiata.

«Radicalmente».

 

(...)

Lo scorso anno in Liguria è venuta fuori una rete di scambi illeciti tra politica e imprenditoria. Adesso un’inchiesta arriva a Milano. Come si fa a credere ai politici?

«Credo che sia complesso amministrare e ti espone a una serie di rischi che puoi gestire nel modo corretto o meno. Su Sala io sono garantista».

 

Lei si è definita non legata a nessun partito ma rappresentante di un «campo progressista», come piace dire oggi. Che cosa pensa di Elly Schlein?

«Ho ricevuto grande solidarietà da tutti i membri apicali della mia coalizione, grande sostegno, anche da lei. Credo che la sua testardaggine nell’unire e non dividere le varie anime della sinistra sia positiva, perché quella è la leva per vincere le elezioni del 2027».

silvia salis

 

Lei non si candiderebbe?

«Sono sindaca da poco più di 40 giorni, adesso lavoro per Genova. È una palestra molto impegnativa e tutte le mie forze devono essere concentrate lì. Tra cinque anni, si vedrà. Capisco, comunque, che ci sia un tema di leadership su cui la sinistra e il campo progressista devono lavorare: a sinistra spesso c’è la corsa alla differenziazione, ma bisogna superare questo male e identificare una persona che possa vincere e riconoscerla come leader».

 

Nei suoi primi 40 anni, quante vite ha vissuto?

DARIO FRANCESCHINI - ELLY SCHLEIN

«Un bel po’ direi, credendo in ognuna. E senza paura. Ho fatto mia una frase del mio scrittore preferito, David Foster Wallace: “La preoccupazione per ciò che gli altri pensano di te svanisce se pensi a quanto poco pensano di te”».

silvia salis dopo la vittoriasilvia salis elly schleinLA GALASSIA DELLE CORRENTI DEL PD silvia salis selfie dopo la vittoria franceschini schleinsilvia salis - genova marco bucci e silvia salis