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FANCULO I VECCHI RANCORI: CON TRUMP ALLA CASA BIANCA, LE POTENZE EUROPEE DEVONO STARE INSIEME (ITALIA NON PERVENUTA) – IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, VOLA A LONDRA PER FIRMARE IL “TRATTATO DI KENSINGTON”, UN PATTO BILATERALE CHE SOMMATO A QUELLI DI ENTRAMBI I PAESI CON LA FRANCIA, VA A FORMARE UN TRIANGOLO PARIGI-BERLINO-LONDRA PER LA DIFESA EUROPEA – GIORGIA MELONI È STATA TENUTA FUORI. PER FORZA. L’ITALIA NON È UNA POTENZA MILITARE: SPENDE POCO, E MALE, IN ARMAMENTI, E LA PREMIER, GIORGIA MELONI NICCHIA. ANCHE PERCHÉ ALLEATA DI UN PARTITO (LA LEGA) CONTRARIO AL RIARMO E TENDENTE AL PUTINISMO…
PATTO LONDRA-BERLINO PER LA DIFESA RECIPROCA
Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
Il triangolo è completato. Una settimana dopo la visita a Londra di Emmanuel Macron, nella capitale britannica è arrivato ieri il Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, per firmare il «Trattato di Kensington», il più importante patto tra Gran Bretagna e Germania dalla fine della Seconda guerra mondiale, incentrato sulla cooperazione in materia di sicurezza e difesa.
Di fronte all’aggressione russa in Ucraina e alle ambiguità dell’America di Donald Trump, le tre maggiori potenze europee prendono direttamente nelle loro mani l’onere di garantire la sicurezza del Continente: e il triangolo Londra-Parigi-Berlino disegna da oggi il perimetro entro cui si muove la difesa dell’Europa tutta.
KEIR STARMER - EMMANUEL MACRON - FRIEDRICH MERZ - IN TRENO PER KIEV
Merz ha ricordato che sia la Germania che la Gran Bretagna hanno trattati con la Francia e, aggiungendo quello di ieri, i tre patti sono «complementari», perché «non è una coincidenza» che lui sia arrivato a Londra subito dopo Macron.
Il Trattato di Kensington è stato firmato ieri al Victoria&Albert Museum: come ha chiosato Merz, «l’unione fra la regina Vittoria e suo marito tedesco, il principe Albert, durò una vita intera e fu un’unione felice».
Il patto include lo sviluppo congiunto di un nuovo sistema di missili a lungo raggio e l’impegno all’assistenza reciproca: una minaccia a uno dei due Paesi sarà considerata una minaccia anche all’altro.
friedrich merz keir starmer trattato di kensington foto lapresse
È una promessa che non intende sostituirsi all’ombrello Nato, ma di fronte ai dubbi seminati da Trump sull’Alleanza atlantica è una rassicurazione in più che non guasta. Merz è stato inoltre il primo a chiedere a francesi e britannici di estendere all’Europa il loro deterrente nucleare: e l’accordo firmato la scorsa settimana da Starmer e Macron va esattamente in questa direzione.
Germania e Gran Bretagna hanno anche concordato di lavorare a stretto contatto per affrontare le «minacce ibride», […]. Confermata anche la collaborazione su intelligenza artificiale, tecnologia quantistica e progetti a lungo termine, come collegamenti energetici nel Mare del Nord e una linea ferroviaria diretta fra Londra e Berlino.
Ovviamente nei colloqui fra Starmer e Merz si è parlato molto di Ucraina: il Cancelliere tedesco ha annunciato che Kiev riceverà presto missili a lungo raggio in grado di colpire in profondità la Russia, sulla scia della decisione di Trump, questa settimana, di dare una spinta agli arsenali ucraini.
Merz ha affermato che Kiev ha bisogno di poter colpire in profondità per difendersi meglio e che «molto a breve, molto presto riceverà un sostegno aggiuntivo a tale riguardo»: il Cancelliere ha suggerito che ciò avverrà nel giro di «settimane».
L’annuncio di Trump sulla ripresa della fornitura di armi all’Ucraina è stato «molto importante»: gli europei pagheranno per esse e la Germania darà un contributo significativo, anche se i dettagli saranno definiti in seguito.
I ministri della Difesa dei Paesi europei stanno mettendo a punto la logistica, ma Merz ha specificato che gli europei manderanno le armi a Kiev per poi acquistare i rimpiazzi dagli Stati Uniti. Per quanto riguarda la «coalizione dei volenterosi» che dovrebbe offrire garanzie all’Ucraina nell’eventualità di un cessate il fuoco, Starmer ha detto che oltre a un elemento aereo-navale ci sarà anche un elemento terrestre, cioè truppe sul terreno: un aspetto che era sembrato in dubbio nelle ultime settimane. […]
DONALD TUSK - EMMANUEL MACRON - KEIR STARMER - FRIEDRICH MERZ - INCONTRO A TIRANA
FRATELLI IN ARMI: MACRON, MERZ E STARMER PIANIFICANO UN FUTURO POST-STATUNITENSE
Traduzione di un estratto dell’articolo di Michael D. Shear e Jim Tankersley per il “New York Times”
I leader di Gran Bretagna, Francia e Germania stanno seppellendo vecchi rancori. Stanno creando nuove partnership per la difesa. E, insieme, tengono d’occhio con cautela il loro storico alleato: gli Stati Uniti.
Nei sei mesi in cui il presidente Trump ha scosso l’alleanza transatlantica, vecchia di decenni, i suoi omologhi nei Paesi europei più potenti stanno costruendo istituzioni diplomatiche e militari parallele, in vista di un futuro in cui gli Stati Uniti non siano più il principale garante della sicurezza economica e militare.
friedrich merz keir starmer firma trattato di kensington foto lapresse.
Giovedì, il primo ministro britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz hanno firmato un ampio trattato di difesa reciproca, cooperazione economica e altri partenariati. La settimana scorsa, Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno concordato di coordinare i rispettivi arsenali nucleari. A maggio, i tre leader hanno viaggiato insieme in treno verso l’Ucraina in segno di solidarietà. La prossima settimana, Macron visiterà Merz a Berlino.
I tre leader sono anche alla guida di una “coalizione dei volenterosi” che mira a sostenere l’Ucraina nella sua guerra contro la Russia, mentre il sostegno americano va affievolendosi. Lo sforzo avrà presto un quartier generale ufficiale a Parigi. Da mesi si sta pianificando la possibilità di una forza di peacekeeping guidata dall’Europa in Ucraina. Venerdì, l’Unione Europea ha annunciato il 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia.
L’alleanza “a triangolo”, come viene talvolta chiamata l’intesa tra Gran Bretagna, Francia e Germania, è già unita attraverso la NATO e il G7 — forum che includono anche gli Stati Uniti. I funzionari dei tre Paesi europei sono attenti a sottolineare che le istituzioni che stanno costruendo intendono integrare, non sostituire, queste alleanze.
Ma la NATO è una vasta burocrazia difensiva che rappresenta 32 Paesi, alcuni dei quali sono in disaccordo tra loro. I funzionari di Berlino, Londra e Parigi desiderano un gruppo più piccolo e agile in grado di rispondere a quella che Merz ha descritto giovedì come una trasformazione nei rapporti tra Europa e Stati Uniti.
volodymyr zelensky keir starmer emmanuel macron foto lapresse
Secondo gli analisti, questi sforzi stanno dando vita a una sorta di sistema di pianificazione, discussione e intervento “rompi il vetro in caso di emergenza”, indipendente dagli Stati Uniti e pronto a reagire a una Russia sempre più aggressiva.
Un tale sistema di sicurezza potrebbe non essere mai attivato. Ma se Trump continuerà a ritirarsi dagli impegni americani sul continente, potrebbe diventare necessario averlo a disposizione.
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Gli accordi di Starmer con Germania e Francia sono in parte un tentativo di ricostruire i ponti diplomatici ed economici bruciati dalla Brexit, la decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea.
Sono anche il risultato dello shock diplomatico provocato a febbraio dal vicepresidente JD Vance, che ha accusato l’Europa di essersi allontanata dai valori democratici e della libertà di espressione, e delle ripetute dichiarazioni di Trump sull’abbandono dell’Articolo 5 della NATO, che impegna i membri a difendersi reciprocamente in caso di attacco.
«Non stanno agendo contro gli Stati Uniti o completamente separati da essi, ma devono prendere le proprie decisioni e assumersene la responsabilità», ha dichiarato Lawrence Freedman, professore emerito di studi sulla guerra al King’s College di Londra.
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Per la Germania — che ha combattuto contro Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale e ha trascorso i decenni successivi mantenendo un esercito relativamente ridotto — la decisione di riarmarsi è notevole. Ha spinto anche altri leader europei, incluso Macron, a promettere un aumento della spesa per la difesa.
Merz, Starmer e Macron hanno tutti cercato di costruire rapporti solidi con Trump, anche vantando i loro sforzi per rendere l’Europa più autonoma nella propria difesa, un obiettivo di lunga data del presidente americano. Allo stesso tempo, hanno fatto pressioni su Trump perché gli Stati Uniti restino attivi nella sicurezza europea, in particolare sostenendo l’Ucraina.
friedrich merz keir starmer foto lapresse
Merz ha esortato Trump ad approvare nuove sanzioni severe per colpire l’economia russa e soffocare le entrate che alimentano lo sforzo bellico, e ha guidato un’iniziativa per fornire più armi americane all’Ucraina, acquistate con fondi europei.
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In privato, i funzionari tedeschi affermano che investire di più nelle forze armate e collaborare più strettamente con i partner europei è la strategia giusta per il momento attuale, indipendentemente da ciò che Trump e la sua amministrazione potrebbero fare in futuro.
DONALD TRUMP E MARK RUTTE - VERTICE NATO AJA
Gran Bretagna, Francia e Germania «si vedono sempre più come i pilastri della sicurezza europea, in un’epoca di minore — o addirittura assente — presenza americana in Europa», ha dichiarato Mark Leonard, direttore del Consiglio europeo per le relazioni estere, un think tank con sedi in Europa occidentale e a Washington.
Le alleanze che stanno costruendo, ha aggiunto Leonard, «non sono istituzioni come la NATO. Ma stanno pensando a come istituzionalizzare la relazione».
Steven E. Sokol, presidente dell’organizzazione no-profit American Council on Germany, ha accolto con favore la maggiore cooperazione ma ha espresso preoccupazione sul fatto che essa possa finire per danneggiare Washington.
friedrich merz keir starmer firma trattato di kensington foto lapresse
«Se rovesciamo il tavolo e allontaniamo alcuni dei nostri alleati, troveranno altri partner», ha detto, riferendosi alla politica dell’amministrazione Trump. «Mi chiedo se, col tempo, questo sia davvero nell’interesse degli Stati Uniti.»
keir starmer friedrich merz
ZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA
friedrich merz keir starmer
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