DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Claudio Cerasa per il Foglio
Alleanze. Intese. Triangolazioni. Messaggi. Una lista di nomi che è una cartina al tornasole della geopolitica renziana: Catia Bastioli (presidente), Matteo Del Fante (ad), Simona Camerano, Carlo Cerami, Fabio Corsico, Stefano Saglia (consiglieri). L'elenco che avete letto coincide con la lista che ieri mattina la Cassa depositi e prestiti ha proposto per il cda dell'ultima delle grandi società a partecipazione statale coinvolte nel giro di nomine del governo, ovvero Terna: società che gestisce la rete ad alta tensione (una delle poche "Cash Cow" del panorama italiano, con ricavi a fine 2013 in crescita del 5 per cento, utile netto di 513,6 milioni in rialzo del 10,8 per cento) e di cui Cdp (società partecipata per l'80,1 per cento dal Tesoro e per il 18,4 per cento da diverse fondazioni bancarie) possiede il 30 per cento delle azioni.
Il profilo dei nomi scelti formalmente dalla Cdp, ma selezionati in realtà uno a uno da Renzi (e dalla terna di consiglieri del premier formata da Luca Lotti, Graziano Delrio e Lorenzo Guerini), indica che Palazzo Chigi, sul terreno dell'energia, ha messo in campo una strategia di alleanze politiche che racconta molto della natura della classe dirigente - ibrida, trasversale e relativamente giovane, considerando che i consiglieri sono quasi tutti quarantenni - che si sta avvicinando all'orbita renziana.
Alcune indicazioni utili. L'uomo forte di Terna è Matteo Del Fante, ex direttore generale della Cdp, amico di Renzi, fiorentino come Renzi, vecchia conoscenza di Marco Carrai, lunga esperienza a Londra (dove ha lavorato per Jp Morgan e dove ha stretto rapporti con il giro di Davide Serra e di Cosimo Pacciani), è considerato dall'entourage renziano uno dei manager su cui investire maggiormente nel futuro.
Accanto a lui, un peso significativo, per diverse ragioni, lo hanno due volti importanti di Cariplo: Catia Bastioli, membro del cda della Fondazione Cariplo, voluta in Terna dal presidente dell'ente milanese, Giuseppe Guzzetti; e Carlo Cerami, noto avvocato milanese, amico di D'Alema, ex numero uno di ItalianiEuropei a Milano, ex membro del cda di Cariplo, presidente della Sgr (social housing), anello di congiunzione tra il fronte renziano e il fronte dalemiano lombardo, e voluto in Terna da Matteo Orfini, capo dei Giovani turchi, corrente del Pd diventata la costola della minoranza più vicina al presidente del Consiglio (in quota Ncd, e non sgradito a Forza Italia, c'è Stefano Saglia, ex sottosegretario allo Sviluppo economico nell'ultimo governo Berlusconi).
Una storia a parte è invece quella di Fabio Corsico, direttore delle relazioni istituzionali del Gruppo Caltagirone, ex capo della segreteria del ministro dell'Economia Giulio Tremonti e attuale membro del cda della Fondazione Crt (dove Corsico ha stretto rapporti cordiali con l'attuale vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, altro personaggio ormai organico alla galassia renziana) e segnalato a Renzi anche dalla società di tagliatori di teste Spencer Stuart. A Palazzo Chigi - sarà vero? - dicono che nella partita Terna l'incrocio tra l'universo renziano e caltagironiano è casuale e che semmai i veri interlocutori sono Palenzona e Guzzetti.
Un incrocio più stretto tra i due mondi invece è quello che si sta registrando in queste ore all'interno di un'altra importante azienda legata all'energia: Acea. La multiutility romana - partecipata al 51 per cento dal comune, guidato da Ignazio Marino (Pd), e al 15 per cento dal gruppo Caltagirone - è la camera di compensazione dei poteri della Capitale ed è da anni il termometro migliore per studiare e misurare il peso effettivo dei poteri della città . Cosa dice oggi il termometro Acea? Dice che entro il 12 maggio il comune dovrà presentare la lista per rinnovare il cda.
E dice che (lo ha anticipato ieri la cronaca romana di Rep.) il nome sul quale Marino e Caltagirone hanno trovato un accordo, anche grazie alla mediazione del dalemiano Andrea Peruzy, membro del cda di Acea, segretario di ItalianiEuropei, è quello di Alberto Irace. Chi è Irace? E' l'attuale responsabile del settore idrico di Acea. E' ad di Publiacqua Firenze. E, neanche a dirlo, è vecchio amico della coppia del gol Renzi e Carrai. Mettete insieme i puntini e, studiando ciò che si muove nel mondo dell'energia, avrete chiara la mappa della nuova geopolitica renziana.
TERNAmatteo del fante RENZI CARRAIFabio Corsico e Francesco Gaetano Caltagirone MATTEO DEL FANTE Andrea Peruzy Giuliano Amato Massimo D Alema
Ultimi Dagoreport
L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA…
DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…