FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Alessandro Trocino per “corriere.it”
Vladimir Luxuria, si dice che lei farà da «padrino» al figlio di Nichi Vendola. È vero?
«Padrino no di certo, che fa molto mafia. Semmai madrina. Ma neanche quella. Meno male che qualcuno me lo chiede, così posso chiarire».
Tutto falso, dunque? E perché è uscita questa voce?
«È una notizia priva di fondamento, come dite voi. Nichi non me l'ha mai chiesto. Immagino che sarà la sorella a fare da madrina. Mi dispiace che si sia diffusa questa voce, evidentemente c'è chi vuole usare ogni mezzo per infangare questa storia. Intendiamoci: naturalmente non ci sarebbe nulla di male. E se me l'avesse chiesto avrei detto di sì».
Un bimbo nato con generazione per altri, con due genitori maschi omosessuali e una madrina trans. Quanto basta, secondo alcuni, per creare una certa confusione al bimbo.
«Mi sembra che la confusione sia nel loro cervello. Io, peraltro, l'ho già fatta la madrina. Roba di parenti».
Con Vendola vi siete sentiti?
«Certo, ci siamo scambiati dei messaggi. Non vi dico se ho visto il bambino, perché so che c'è la caccia al trofeo, non voglio essere tartassata da richieste di soldi. Vi dico, però, che ha due occhi, un naso e una bocca».
Qualcuno direbbe che è "normale".
«Ecco, per me invece è speciale, come tutti. E come Nichi. Tra l'altro non escludo che voglia lasciare la politica e che voglia trasferirsi in Canada».
Sicura? Ne ha parlato con lui?
«No, è una mia supposizione. Ma credo che abbia voglia di tranquillità. E cosa meglio di una nazione così selvaggia come il Canada, dove per la prima volta un primo ministro, Trudeau, parteciperà al gay pride? In Canada Nichi potrebbe anche sposarsi».
Che pensa delle polemiche sul possibile pagamento di denaro per il bambino?
«Appena potrà, Nichi spiegherà tutto quello che è successo e ridimensionerà tutte quelle persone che hanno scritto falsità sui compensi e sulle motivazioni».
Lei ha mai avuto voglia di un figlio?
«Non con la generazione per altri. Ma ho avuto voglia di adottarlo. Ero stato per l'Unicef in Mozambico e avevo conosciuto un bimbo orfano di tutto e di tutti, che viveva in una capanna di paglia e di fango. Rischiava di morire di malaria. Avendolo conosciuto, ho avuto desiderio di adottarlo. Ma l'adozione per single non è consentita e quindi non è stato possibile».
Con la nuova legge sulle adozioni forse sì.
«Bene, vedremo. Finora per i gay l'unica possibilità era la gestazione per altri. Che io, peraltro, consentirei anche in Italia: avremmo sorelle che darebbero la possibilità a donne con l'utero asportato per tumore di avere figli. O sorelle o amiche di gay che potrebbero offrire questa possibilità. Anche i costi sarebbero abbattuti e non ci sarebbe neanche più questa obiezione».
Lei crede che l'Italia sia su questa strada? Cosa pensa della legge sulle unioni passata senza la stepchild adoption?
«Voglio continuare a essere ottimista. Dopo la prima amarezza, perché non è la legge che volevamo noi, penso che sia una buona base di partenza per continuare nella giusta direzione».
vladimir luxuriaLUXURIA A PORTA A PORTA VENDOLA
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