
FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO"…
L’INSTABILITA’ POLITICA SI PAGA - FITCH DECLASSA LA FRANCIA: L’AGENZIA DI RATING HA BOCCIATO LO STATO DELLE FINANZE PUBBLICHE DI PARIGI, DECLASSANDO DI UN GRADINO I TITOLI DI STATO, DA AA- AD A+ - DOPO LA DISSOLUZIONE A SORPRESA DELL’ASSEMBLÉE NATIONALE NEL GIUGNO 2024 E LE CRISI POLITICHE A CATENA CHE HANNO TRAVOLTO MICHEL BARNIER E FRANÇOIS BAYROU, MOLTE DELLE PRINCIPALI AGENZIE AVEVANO COLLOCATO LA FRANCIA IN CATEGORIA AA- E OUTLOOK NEGATIVO - IL 24 OTTOBRE ARRIVERÀ IL RATING DI MOODY’S, E IL 28 NOVEMBRE, QUELLO DI STANDARD & POOR’S, CHE A MAGGIO AVEVA CONFERMATO L’AA-…
Estratto dell’articolo di Anais Ginori per www.repubblica.it
Per Sébastien Lecornu i problemi sono cominciati subito. Il nuovo premier deve fronteggiare la pressione dei mercati finanziari e quella della piazza, con i sindacati pronti a scendere in strada tra pochi giorni. Ieri l’attenzione era tutta sul verdetto di Fitch, chiamata a valutare la Francia in un momento di grande tensione. Lo spread con i titoli tedeschi ha sfiorato più volte quota 80 punti negli ultimi giorni. E purtroppo per Lecornu il giudizio è stato negativo: l’agenzia di rating ha bocciato lo stato delle finanze pubbliche, declassando di un gradino i titoli di stato, da AA- ad A+.
Molti analisti ritengono che i mercati avessero già cominciato a prezzare un eventuale downgrade. Dopo la dissoluzione a sorpresa dell’Assemblée nationale nel giugno 2024 e le crisi politiche a catena che hanno travolto Michel Barnier e François Bayrou, molte delle principali agenzie avevano collocato la Francia in categoria AA- e outlook negativo. Il calendario segna altre due date cruciali: il 24 ottobre, quando arriverà il rating di Moody’s, e il 28 novembre, con quello di Standard & Poor’s, che a maggio aveva confermato l’AA-.
Gli economisti insistono sul fatto che i fondamentali non siano ancora compromessi. La crescita in Francia resta superiore a quella della Germania, l’inflazione è sotto controllo e l’occupazione stabile. Ciò che attendono gli investitori è capire se Lecornu avrà la forza di far approvare la legge di Bilancio e con quali misure di riduzione del debito. La Finanziaria presentata da François Bayrou a luglio, con tagli record da 44 miliardi, sarà ritoccata ma probabilmente non stravolta. La soppressione di due giorni festivi, la misura più esplosiva, potrebbe essere cancellata.
Per sopravvivere politicamente, Lecornu dovrà mandare segnali chiari alla sinistra e ottenere almeno un patto di non sfiducia con i socialisti. Senza questo appoggio, rischia di fare la stessa fine dei suoi predecessori caduti in parlamento. Il premier ha iniziato le consultazioni partendo dai sindacati […] Giovedì prossimo è prevista una giornata di scioperi e manifestazioni contro l’austerità […] Lecornu, per ora, non si è espresso chiaramente sulla controversa riforma che alza da 62 a 64 l’età pensionabile. Durante l’incontro di ieri con i sindacati, non ha smentito l’ipotesi di un contributo straordinario sui redditi più alti, una misura richiesta dalla sinistra. […]
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