SOTTANE PER TUTTI! - NUMEROSI LICEI FRANCESI LANCIANO L’INIZIATIVA “TUTTI A SCUOLA CON LA GONNA” CONTRO GLI STEREOTIPI SULLE UNIFORMI SCOLASTICHE - AI PARRUCCONI SI DRIZZANO I CAPELLI E BOLLANO L’INIZIATIVA COME PAGLIACCIATA

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Mauro Zanon per "Libero"

Oggi, 16maggio, tutti in gonna, maschi e femmine indistintamente. O quantomeno, tutti con l'adesivo «io lotto contro il sessismo, e voi?». È l'invito lanciato da ventisette licei facenti capo all'Accademia di Nantes, su iniziativa di un gruppo di baldanzosi alunni,
scopertisi paladini della lotta contro le «discriminazioni sessuali» di cui sarebbero quotidianamente vittime le ragazze.

Finiamola con gli intollerabili «pregiudizi nei confronti delle ragazze», aiutiamo a decostruire gli stucchevoli «stereotipi sessuali» che imperano nella società, diffondiamo la cultura della «tolleranza» (Lgbt), si sono detti i giovani promotori. E così è nata la giornata che si vuole antisessista "Ce que soulève la jupe", quel che solleva la gonna, patrocinata dal ministero dell'Educazione nazionale, con tanto di intestazione apposta in bella vista sul manifesto ufficiale «Donne, uomini, indossiamo la parità! ».

Il nome della giornata si rifà all' omonimo libro (uscito nel 2010) della storica e femminista francese Christine Bard, consacrato all'evoluzione del ruolo della gonna dagli anni sessanta ad oggi, da simbolo di una femminilità imposta a stendardo di una libertà femminile riconquistata. Tuttavia, l'origine di quella che è presentata dai pedagoghi del governo e dai loro rappresentanti locali come un'«iniziativa nata al cento per cento dai rappresentanti degli studenti» risale al 2006.

Nell'ambito di una discussione di classe, alcune studentesse di un liceo di Etrelles, vicino a Rennes, rivendicarono il diritto di vestirsi come diavolo desideravano, in barba agli insulti maschilisti dei loro compagni di classe,e organizzarono a livello locale la prima "Journée de la jupe", estesa l'anno successivo a tutta la Bretagna.

L'idea, poi,ha ispirato varie iniziative, tra cui l'omonimo film di Jean-Paul Lilienfeld, con Isabelle Adjani nei panni di una coraggiosa professoressa di francese alle prese con la mentalità machista dei giovani delle banlieue,e soprattutto il movimento femminista "Ni putes ni soumises", che nel 2010 invitò tutte le donne del mondo a indossare una gonna come atto di protesta,nell' ambito della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Ma la giornata di Nantes, così come la recente "Queer week" organizzata da Sciences Po, è ben altro, ossia l'ennesimo tentativo del governo di travestire la propaganda dell' indifferenziazione sessuale da lotta contro le diseguaglianze tra uomini e donne. Il «neo femminismo decostruttivista », sta rimpiazzando il «femminismo differenzialista », ha tuonato ieri su Le Figaro Eugénie Bastié.

Si tratta di «offensive che hanno sempre lo stesso bersaglio: i giovani,cavalli di Troia dell'ideologia del genere, nelle famiglie, e nella società». Nel comunicato stampa dell'Accademia di Nantes, si legge che «l'azione è volta a favorire una presa di coscienza», perché bisogna «cambiare la rappresentazione» che si ha dei ruoli di maschi e femmine nella società.

Sembra di sentire il la ministra dei Diritti delle Donne, Najat Vallaud-Belkacem, che un pensatore, insieme fine e scorretto, come Guillaume Faye,ha riqualificato con perfidia come «ministra della propaganda femminista», in ragione delle sue geremia di quotidiane sul «sessismo imperante» e sulle «discriminazioni di genere » a tutti i livelli della società. Colei che in cooperazione con l'ex ministro dell'Educazione nazionale, Vincent Péillon, è all'origine del contestatissimo programma scolastico "Abcd de l'égalité".

Un programma, attualmente in fase di sperimentazione in 275 istituti, che mira surretiziamente a introdurre l'insegnamento della teoria del genere fin dalla scuola materna, attraverso la somministrazione di corsi di «sensibilizzazione alla parità tra maschi e femmine» e l'adozione di testi scolastici in salsa Lgbt come "Ho due papà che si amano" e "Papà porta la gonna".

Forse, è proprio quest'ultimo testo ad aver stimolato gli organizzatori di "Quel che solleva la gonna". I quali, se avranno ancora voglia di scambiarsi i ruoli, potranno recarsi domani al supermercato Auchan di Epagny, nell'Alta Savoia, dove saranno premiati, per il loro travestitismo, con un buono sconto di 5 euro.

 

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