
DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA…
MA INVECE DI FRIGNARE PERCHE’ LE TELEGIORNALISTE NON DICONO CHE DOPO RAGGI E APPENDINO SERVIVA UN BEL DETOX DALLE DONNE SINDACO? SU 30 CANDIDATE ALLA CARICA DI SINDACO, NESSUNA E’ STATA ELETTA O E’ ANDATA AL BALLOTTAGGIO. NON SARA' PURE COLPA LORO? – MARIA LATELLA: "CI SI LAMENTA DELL'ASTENSIONISMO MA PER QUANTO LA POLITICA ITALIANA VORRÀ CONTINUARE A TENERE LONTANE LE ELETTRICI CHE NON SI RICONOSCONO NELLE FIGURE MASCHILI PROPOSTE? - GAIA TORTORA: "NON MI PARE DI VEDERE GRANDI STATISTI TRA I CANDIDATI"
Valeria Arnaldi per leggo.it
«L'intero ordine sociale si schiera contro una donna che aspiri a raggiungere la reputazione di un uomo», diceva Madame de Staël, vissuta tra fine Settecento e primi Ottocento. A distanza di tempo, la strada per le donne, in politica, è ancora lunga. Le elezioni amministrative lo hanno appena dimostrato: erano 30 le candidate sindache, su 162, nelle 19 città capoluogo. E nessuna, come ieri scritto da Barbara Gubellini su Leggo, è stata eletta oppure è andata al ballottaggio.
«Ci si lamenta dell'astensionismo ma per quanto la politica italiana vorrà continuare a tenere lontane le elettrici? - dice la giornalista di Skytg24 e Radio24 Maria Latella - Le aziende, per esempio, fanno sempre più campagne rivolte a consumatrici. La politica, invece, è trincerata nella difesa delle posizioni di potere e molte elettrici non si riconoscono nelle figure maschili proposte».
Il tema è ampio. Il giudizio sulle elezioni netto. «È la riprova che il nostro Paese ne ha ancora di strada da fare - commenta Barbara Jerkov, giornalista del Messaggero - Mentre il Nord Europa esprime ormai Parlamenti in cui le donne sfiorano la maggioranza, in Italia un decennio di quote rosa non è ancora bastato a creare quel circuito virtuoso che dovrebbe condurre partiti ed elettori a scegliere semplicemente il o la migliore. Il potere è uomo, inevitabilmente. Le candidate donne nei ruoli di vertice, in politica fortunatamente meno nella società, restano un'eccezione».
«Non sono per le donne a tutti i costi, ovviamente devono valere, ma non mi pare di vedere grandi statisti tra i candidati - afferma la conduttrice di La7 Gaia Tortora - C'è un problema culturale, la società è molto maschilista e la situazione è peggiorata. Dicono che dobbiamo sempre sfondare il tetto di cristallo, ma sta diventando di cemento armato». «Le donne hanno ottenuto qualcosa quando non lo hanno chiesto ma lo hanno preso - chiude la scrittrice e giornalista Lucia Annunziata - Non mi aspettavo nulla di diverso da ciò che è accaduto».
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