FUOCO E “FIAMMA” - SCAZZO TRA GASPARRI E ALE-DANNO SULLA GESTIONE DEI SOLDI DI ALLEANZA NAZIONALE - L’EX SINDACO DI ROMA “PRELEVA” DALLA FONDAZIONE AN 4 MILA EURO PER UN CONVEGNO E GASPARRI LO INFILZA

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Francesco Maesano per “la Stampa”

Gasparri e Alemanno Gasparri e Alemanno

 

Duecento milioni di patrimonio. Liquidità, certo, ma anche immobili, accumulati da An ma soprattutto dal Msi. Negli anni di piombo era dura trovare proprietari disposti ad affittare locali per finalità politiche: troppo alto il rischio di incursioni e danneggiamenti. Mattone dopo mattone, bilancio in attivo dopo bilancio in attivo, la fondazione An ha oggi in pancia un quinto di miliardo.

 

Eppure si litiga per quattromila euro erogati al convegno «Una Destra per la Terza Repubblica» che si svolgerà il prossimo 28 marzo a Roma. Un’iniziativa organizzata dalle associazioni Prima l’Italia di Isabella Rauti che fa capo ad Alemanno, Forumdestra e Giornale d’Italia. A Maurizio Gasparri l’idea non è piaciuta e l’ha fatto presente all’ultima riunione del cda della fondazione.

ALEMANNO E GASPARRI DURANTE UNOCCUPAZIONE ALLA SAPIENZA ALEMANNO E GASPARRI DURANTE UNOCCUPAZIONE ALLA SAPIENZA

 

«Il problema è il principio – spiega Gasparri – non è che si può usare la fondazione per finanziare la normale attività politica. Bisogna rispettarne lo scopo, altrimenti sono pronto a indire un’iniziativa pubblica per chiedere il ritorno allo stato di quell’ingente patrimonio immobiliare». Si apre così l’ennesima ripresa dello scontro tra Gasparri e Alemanno in seno alla fondazione, iniziato quando i due, era il dicembre del 2013, presentarono due mozioni divergenti, con l’ex sindaco di Roma che voleva scongelare il simbolo di An e il vicepresidente del Senato che si opponeva al suo utilizzo per scopi elettorali.

 

Francesco Lollobrigida Alemanno Polverini Gasparri Francesco Lollobrigida Alemanno Polverini Gasparri

Al convegno della discordia parteciperà anche Francesco Storace, unico leader dell’ex An a non avere diritto di voto nella Fondazione, che nella questione si schiera con Gasparri: «Maurizio ha il suo carattere pugnace. Ha un po’ esagerato. Ho anche parlato prima con lui. Però ha ragione su un punto: quando dice che non è che si fa un partito perché ci sono i soldi.

 

Se c’è una comunità e ci sono delle idee si fa un partito, altrimenti è meglio lasciar stare. Non c’è qualcuno che abbia meno colpe tra gli artefici del fallimento targato Pdl. Sono stato un buon profeta nel 2006 quando dissi che sarebbero andati nel partito unico a raccogliere le macerie. Eccole».

 

 

FABRIZIO CICCHITTO MAURIZIO GASPARRI GIANNI ALEMANNO FABRIZIO CICCHITTO MAURIZIO GASPARRI GIANNI ALEMANNO atj11 gasparri alemannoatj11 gasparri alemanno