DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
R.R per "La Stampa"
ALESSANDRO DI BATTISTA E LUIGI DI MAIO
L'eco della scissione di Luigi Di Maio arriva fino in Russia. Alessandro Di Battista è in viaggio per un'inchiesta giornalistica, ma non può non commentare lo strappo di quello che è stato il suo partner politico.
Di Battista è ormai da tempo fuori dal Movimento per le ragioni opposte che hanno spinto il ministro degli Esteri a fondare una nuova creatura, così le parole, consegnate ai suoi profili social, sono molte dure: «Si chiama ignobile tradimento. Non senso di responsabilità. Un movimento nato per non governare con nessuno ha il diritto di evolversi e governare con qualcuno, mantenendo, ovviamente, la maggioranza nel Consiglio dei ministri, per portare a casa risultati. Non ha alcun diritto di governare con tutti per portare a casa comode poltrone».
ALESSANDRO DI BATTISTA COMMENTA LA SCISSIONE BY DI MAIO
Su Luigi Di Maio, aggiunge una considerazione personale: «O è cambiato lui o mi sono sbagliato io...ha fatto le sue scelte». C'è spazio anche per ironizzare sul nome scelto dal gruppo di parlamentari che con Di Maio sono usciti dal Movimento 5 Stelle: «Nasce "Insieme per il Futuro"... ovviamente il futuro è quello di Luigi», scrive Di Battista in una storia Instagram.
L'ex deputato romano fa risalire questa rottura alla presenza del M5S in maggioranza: «Ho lasciato il Movimento esclusivamente per questioni politiche quando venne presa la decisione scellerata (e suicida) di entrare nel governo dell'assembramento. Ciò che avviene oggi è soprattutto frutto di quei giorni»,scrive in un post su Facebook.
Aggiungendo, intervistato da Rainews24 che Di Maio «ora si collocherà saldamente al fianco di Draghi». Di Battista, fuori da tempo dal movimento, ha conservato un buon rapporto con Giuseppe Conte e dalla sua trasferta manda dei consigli: «Se vuole dare una possibilità al M5S alle politiche, deve lasciare immediatamente il governo Draghi».
Pur non essendo in Parlamento, Di Battista ha dei suoi seguaci, uno di loro è Nicola Morra, anche lui uscito dal Movimento 5 Stelle: «Alessandro ha definito la decisione di appoggiare la nascita del governo dell'assembramento "scellerata e suicida". Ha ragione. - spiega il presidente della Commissione Antimafia, oggi senatore del Gruppo Misto - Continuare nell'errore è diabolico!».
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