FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
1 - MADE IN ITALY: GAFFE M5S, "ATTENTI AL GRANO SARACENO"
(AGI) - Roma, 3 giu. - Operatori che subiscono la concorrenza sleale e "consumatori che si illudono di consumare prodotti 'made in Italy' ignorando l'effettivo contenuto e la reale provenienza di tali prodotti. Un esempio per tutti: la pasta venduta in Italia e prodotta per un terzo con grano saraceno". Eccolo lì: incardinato nella proposta di legge numero 1407, lo scivolone dei deputati grillini su cui sghignazza la Rete. E' nella premessa alla proposta di legge anti-contraffazione dei prodotti agroalimentari. Su Twitter l'hashtag è #granosaraceno e le risate (amare) sono garantite.
Il testo di legge porta le firme degli onorevoli Gallinella, Benedetti, Massimiliano Bernini, Gagnarli, L'Abate, Lupo, Parentela, Sarti, Bonafede, Ferraresi, Agostinelli, Businarolo, Micillo e Turco. Tutti pronti a difendere l'italianità della pasta dal grano saraceno. Che sia poi coltivato in Valtellina non rileva: e comunque un'insidia (extracomunitaria) all'italianità del prodotto. La proposta, in verità, è vecchiotta: porta la data del 23 luglio scorso e finora aveva goduto dell'oblio. Oggi, appena pubblicata su Twitter, e diventata 'virale'. L'hanno letta tutti, ma per giocarci su. Si va da chi auspica l'immediata "espulsione dell'ambasciatore saraceno" a chi avverte anche che "la zuppa inglese è emblema della terra d'albione capitalista". Per non parlare dell'inquietante "insalata russa".
"Ma dai... Ogni giorno e il primo d'aprile con il #M5S. Perché quella del #granosaraceno e una bufala vero?" si chiede @chia... e nessuno ha avuto il coraggio di disilluderla. C'è anche chi aspetta "il parere di Salvini sul grano saraceno che viene a rubare il lavoro". C'è perfino chi chiede un "DDL contro il bacio alla francese" e l'amarissimo "se non sedessero in Parlamento...".
2 - M5S: GAFFE SU GRANO SARACENO DANNO PER MADE IN ITALY; "UN REFUSO"
(AGI) - Gaffe M5S sul grano saraceno messo 'sotto accusa' perché danneggia il Made in Italy. Lo strafalcione non è contenuto in un articolo di giornale, ma addirittura in una proposta di legge, nero su bianco, presentata dai 5 stelle alla Camera. E l'ironia sui social e immediata. Anche se alla fine arriva la replica dei membri della commissione Agricoltura M5S: "E' stato un refuso", dicono, la parola corretta non era "saraceno" ma "straniero".
Nella proposta di legge (la numero 1407, depositata il 23 luglio alla Camera), firmata da 14 deputati M5S primo firmatario Gallinella, si legge che "negli ultimi anni il fenomeno della contraffazione agroalimentare e esploso in maniera significativa e spesso incontrollabile, danneggiando sia i produttori" che "i consumatori". E "un esempio per tutti e la pasta venduta in Italia" che "e prodotta per un terzo con grano saraceno".
Su twitter si scatenano i commenti ironici e nasce l'hasthag #granosaraceno. Sarcastico Roberto Cuillo (Pd) che twitta: "Al posto di Beppe Grillo, piu che del grano saraceno mi preoccuperei della flotta di zuppe inglesi che sta lasciando la Manica...". Sulla stessa lina la collega Pd Stella Bianchi che su twitter scrive: "Attendiamo la crociata contro i fichi d'India...".
Un altro twitta: "Contro il grano saraceno ci vuole il pugno di farro". E poi c'è chi scrive: "Segnalo ai 5 stelle il problema della crema catalana che minaccia la pasticceria Italia" oppure: "Tutti a parlare del grano saraceno e nessuno che prenda a cuore la causa della frutta nostrana presa in ostaggio dal fico d'India".
M5S si giustifica con una nota dei 5 stelle della commissione Agricoltura di Montecitorio e motiva così l'errore: "Ebbene sì, c'è stato un ‘refuso’ nella nostra proposta di legge sulla contraffazione alimentare. L'avevamo segnalato agli uffici della Camera oramai un mese fa ma niente da fare: ovunque ci state sottolineando che il ‘grano saraceno’ non rovina il made in Italy.
E certo, la parola giusta in quella frase e "straniero" non saraceno. Ma a noi piace guardare i lati positivi: e ovunque si sta parlando della nostra bellissima proposta di legge, che siamo convinti vada nella direzione giusta per la tutela del settore e per questo ci auguriamo che presto sara calendarizzata e discussa". Replica con autoironia il deputato M5S Francesco D'Uva che scrive su Facebook: "Stiamo calmi e leggiamo quello che scrivono i colleghi di Agricoltura! Comunque, viste le reazioni, ho deciso di non presentare più la pdl che chiedeva di abolire la zuppa inglese dalle gelaterie italiane. Tanto meglio: è il mio gusto preferito. Saluti in Movimento!".
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