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"GAZA È DIVENTATA UN CAMPO DI MORTE" - IL SEGRETARIO GENERALE DELL'ONU, ANTONIO GUTERRES, PARAGONA QUANTO ACCADE NELLA STRISCIA ALLE STRAGI DI MASSA AVVENUTE IN CAMBOGIA TRA IL 1975 E IL 1979 - DALL'INIZIO DELLA GUERRA IN MEDIORIENTE, ISRAELE HA UCCISO 50 MILA PALESTINESI. DA PIÙ DI UN MESE LO STATO EBRAICO BLOCCA L'INGRESSO DI AIUTI UMANITARI (ACQUA, CIBO E MEDICINE) - NETANYAHU È AL LAVORO PER DEPORTARE I CITTADINI DELLA STRISCIA (TERRITORIO RASO AL SUOLO), CACCIANDOLI ALL'ESTERO...

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Estratto dell'articolo di Fabio Tonacci per "la Repubblica"

 

attacco israeliano su gaza 5

"Gaza è diventata un campo di morte", dice António Guterres, scegliendo con cura parole pesanti che non piaceranno a Israele. Il segretario generale delle Nazioni Unite, che il governo dello Stato ebraico considera un nemico tanto da vietargli l’ingresso nel Paese, in conferenza stampa ha parlato degli effetti del blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Netanyahu, accusato di non rispettare gli obblighi imposti dalle convenzioni di Ginevra. Poi, l’affondo. La definizione esatta usata da Guterres è «killing field», campo di morte: la stessa con cui la Storia ha chiamato i siti cambogiani dove avvennero, dal 1975 al 1979, stragi di massa.

attacco israeliano su gaza 1

 

Da quando Netanyahu ha rotto la tregua con Hamas sono morti più di 1.400 palestinesi, oltre 50 mila il conteggio totale tenuto dalle autorità di Gaza. «Più di un mese è passato senza che sia entrato cibo, carburante, medicine, rifornimenti, ora le autorità israeliane propongono meccanismi di autorizzazione per la consegna che rischiano di creare ulteriori forme di limitazione», ha aggiunto il segretario generale, spiegando che le agenzie Onu «non parteciperanno » se non c’è il pieno rispetto dei principi umanitari». Infine, Guterres ha ribadito che forzare i palestinesi ad andarsene «è contro la legge internazionale». È la sua risposta al piano Trump-Netanyahu per Gaza.

 

antonio guterres

Il duro intervento non a caso arriva all’indomani della visita del primo ministro israeliano alla Casa Bianca. Uno degli argomenti dei colloqui è stato il futuro della Striscia, che Trump considera «terra di straordinario valore immobiliare», purché, beninteso, priva dei legittimi abitanti. «Il presidente americano ha la visione», ha dichiarato Netanyahu prima di imbarcarsi sull’Ala di Sion, l’aereo di Stato che lo riporterà in Israele dove lo aspettano le polemiche per il licenziamento del capo dello Shin Bet, bloccato ieri sera dalla Corte suprema. «Siamo in contatto con dei Paesi per capire se possono accogliere i gazawi. È importante perché, alla fine, è ciò che accadrà». [...]

 

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attacco israeliano su gaza 4

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovalebenjamin netanyahu e donald trump nello studio ovaleantonio guterres segretario onu

cambogia 1979

gaza distrutta dai bombardamenti israeliani