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1. LUXOTTICA ANCHE OGGI IN FORTE CALO, DUBBI SU GOVERNANCE
(Reuters) - Ancora una giornata di pesanti vendite a Piazza Affari per Luxottica dopo che ieri in tarda serata il gruppo ha annunciato che il presidente Leonardo Del Vecchio assumerà temporaneamente le deleghe esecutive nell'attesa di finalizzare il processo di selezione del co-Ceo Mercati.
A sorpresa, contraddicendo le indicazioni dello stesso Del Vecchio della vigilia, a Massimo Vian non sono state date le deleghe da amministratore delegato, secondo la stampa su pressione di alcuni consiglieri indipendenti. La nomina di Vian a co-Ceo per l'area Operations e Prodotto avverrà invece contemporaneamente all'annuncio e relativa nomina del co-Ceo Mercati.
Sul titolo continuano a pesare le incertezze sulle strategie di lungo termine e sulle questioni di governance, mentre rassicurano nel breve termine i buoni fondamentali del business.
Nel comunicato diffuso dopo il Cda di ieri Luxottica comunica che il consiglio ha accettato le dimissioni dell'AD Enrico Cavatorta - poco più di un mese dopo la nomina seguita all'uscita del suo predecessore Andrea Guerra - "per disaccordo sull'attuale governance". Anche il consigliere Roger Abravanel si è dimesso "per le medesime motivazioni".
LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO
"Le dimissioni del co-ceo Cavatorta evidenziano una debolezza della nuova struttura di governance scelta per il gruppo. In attesa di conoscere il nuovo assetto del vertice rimaniamo cauti", commenta un broker italiano.
Il processo di selezione del co-Ceo Mercati, prosegue il comunicato di Luxottica, "procede sulla base di una lista di candidati di elevato profilo".
Ieri il titolo Luxottica ha perso oltre il 9% con volumi molto intensi sulla scia dell'annuncio delle dimissioni di Cavatorta, un manager che al momento della sua nomina era stato visto dal mercato come garanzia di continuità alla luce della sua lunga permanenza in Luxottica, di cui era Cfo.
Gli analisti di Banca Imi in una nota si dicono fiduciosi sulla possibilità di "attrarre una nuova squadra di management qualificata per il business solido e in buona salute del gruppo" e valutano positivamente le indicazioni sulla performance del terzo trimestre.
Nel comunicato di ieri Luxottica informa che l'andamento del gruppo nel terzo trimestre evidenzia una forte generazione di cassa, una crescita del fatturato in linea con la performance del primo semestre a parità di cambi e un incremento atteso dell'utile netto intorno al 10%.
"Il breve termine beneficerà dei buoni fondamentali, l'unico dubbio è sulla strategia di lungo termine e sulla gestione della questione di corporate governance", commenta Banca Akros nella nota giornaliera.
Intorno alle 11 il titolo in borsa è in asta di volatilità dopo un ultimo prezzo in calo del 5,1% a 35,39 euro in un mercato in ribasso più moderato (-0,8% l'indice Ftse Mib). Vivaci anche oggi i volumi, già quasi il doppio della media di un'intera seduta negli ultimi 30 giorni.
Oggi il Corriere della Sera e il Sole 24 ore riportano due interviste a Nicoletta Zampillo, moglie di Del Vecchio, dopo le recenti ricostruzioni stampa che hanno ipotizzato un suo ruolo nelle ultime vicende del gruppo.
In entrambe Zampillo chiarisce il suo ruolo soltanto come "madre e moglie". "Con Luxottica non c'entro proprio niente", dice Zampillo al Corriere.
Quanto a una sua possibile quota in Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio che controlla Luxottica, Zampillo dice di non aver "chiesto niente". "Farò solo ciò che vuole mio marito: se vuole che io abbia un posto tra gli azionisti di Delfin l'avrò, se non vuole per me sarà la stessa cosa", afferma.
Il comunicato del gruppo di domenica confermava che è allo studio un riassetto di Delfin, aggiungendo non è mai stato preso in considerazione un ingresso in cda di Leonardo Maria Del Vecchio, figlio di Nicoletta Zampillo.
2. CAOS LUXOTTICA, SALTA LA NOMIMA DI VIAN
Daniela Polizzi per “il Corriere della Sera”
Alla fine di un board fiume, concluso in tarda serata, i consiglieri indipendenti l’hanno avuta vinta. Sarà Leonardo Del Vecchio a cumulare tutte le deleghe in attesa della nuova governance. E’ un percorso più chiaro e condiviso imposto da consiglieri come Claudio Costamagna e Anna Puccio che hanno così rispedito al mittente la proposta fatta dallo stesso patron del gruppo di occhialeria che chiedeva una soluzione ponte dopo le dimissioni di Enrico Cavatorta dal ruolo di amministratore delegato. Ossia la nomina di Massimo Vian, già chief operating officer, a capo della divisione corporate e finanza.
E’ stata una giornata di tensione ai massimi livelli in casa Luxottica, contrassegnata da incontri frenetici tra Del Vecchio prima del consiglio straordinario convocato dopo l’annuncio dell’addio di Cavatorta, il secondo Ceo a lasciare dopo Andrea Guerra nel giro di 40 giorni. È bastata la notizia per affossare del 9,23% il titolo che ha così bruciato in Borsa 1,82 miliardi. E non sono valsi gli acquisti sui mercati da parte della Delfin dei Del Vecchio. Sforzi vanificati poi da Wall Street che ha confermato il forte ribasso. Pagano il conto sia Del Vecchio, che attraverso Delfin detiene il 66,5% del capitale, sia il mercato rappresentato in larga parte da fondi internazionali.
A preoccupare sono state le ragioni del terremoto al vertice, che paiono legate più a una dynasty familiare che alle strategie. Cavatorta ha infatti deciso di lasciare a un mese e mezzo dalla sua investitura per il peso crescente nelle scelte di Luxottica dell’imprenditore Francesco Milleri, consulente informatico e uomo di fiducia di Del Vecchio e della sua attuale moglie, Nicoletta Zampillo.
La giornata di ieri è stata una maratona per Del Vecchio ritmata dagli incontri con i membri del board ma anche con il presidente del collegio sindacale Francesco Vella, con Mario Cattaneo e Marco Reboa del comitato rischi e con il consigliere, nonché presidente del comitato risorse umane Claudio Costamagna. I primi a esigere chiarezza. Incontri tesi anche con i consiglieri pronti a dare le dimissioni, anche se con sfumature diverse.
Il risultato è stato un cda spaccato, con l’ex McKinsey Roger Abravanel determinato a lasciare con Anna Puccio sulla stessa lunghezza d’onda, e alcuni consiglieri indipendenti come Costamagna che tentavano di trovare la strada. Ieri sera, durante il board straordinario Del Vecchio ha proposto una transizione Massimo Vian, attuale capo delle operation, con le deleghe su prodotto e, ad interim, per corporate e mercati.
Lo schema pensato da Del Vecchio prevedeva in primavera la nomina del consulente Francesco Milleri a vicepresidente con deleghe su corporate e finanza. Adesso bisognerà ripensare lo schema. Ci sarà solo la conferma di Vian come chief operating officer.
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