DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Daria Gorodisky per “Il Corriere della Sera”
MATTEO RENZI ROBERTO GIACHETTI FOTO LAPRESSE
Roberto Giachetti, classe 1961 e in politica da sempre: prima i movimenti studenteschi, a 18 anni radicale, poi verde, poi capo di Gabinetto di Rutelli sindaco di Roma, poi Margherita e quindi Pd, di cui è deputato e vice presidente della Camera. Super-renziano, commenta così le dichiarazioni di Enrico Letta a Radio 24 . ?«Mi sembra che Letta sia rimasto ancora appeso a quella campanella che ha dovuto consegnare a Matteo Renzi. Il suo tasso di rancore si nota, ma è anche comprensibile: non deve aver digerito il passaggio delle chiavi di Palazzo Chigi». ?
ROBERTO GIACHETTI DURANTE LO SCIOPERO DELLA FAME
Secondo Letta, «Renzi racconta un Paese che non c’è» e questo «non aiuta a stare meglio, è metadone»... ?
«Forse avrebbe fatto meglio a scegliere altri paragoni. Quando si toccano certi argomenti bisognerebbe essere cauti: c’è gente che al metadone deve ricorrere. A parte questo, le ultime elezioni hanno dimostrato che il Paese è in sintonia con Renzi, a prescindere da quanto lo sia qualche parlamentare». ?
Poi ha parlato di legge elettorale, invocando «una maggioranza larga» per la sua approvazione. ?
«Questa è un’enormità. Proprio lui, che ha creato con nomina governativa il Comitato dei saggi; lui che ha modificato l’articolo 138 della Costituzione; e sempre lui che ha preteso che il Pd bocciasse la mozione per il ritorno al Mattarellum che impegnava la Camera… Poteva proprio risparmiarsele queste affermazioni, c’è un limite a tutto». ?
Letta sostiene, inoltre, che se si votasse subito dopo aver approvato l’Italicum «sarebbe una sconfitta per tutti». ?
«E infatti nella maggioranza non c’è proprio nessuna intenzione di andare a elezioni prima della scadenza naturale della legislatura. Forse dovrebbe piuttosto rivolgersi a quanti nel Pd sono in sintonia con lui nel criticare il governo». ?
Anche il Jobs act viene definito «insufficiente». ?
«Naturalmente si può sempre migliorare. Però anche Letta riconosce che rappresenta un passo avanti. Quel primo passo che non è mai stato fatto in passato». ?
Infine, Letta ha ricordato che «da presidente non eletto» si è sentito «a disagio»: come a richiamare il fatto che Renzi non è mai stato eletto neppure in Parlamento. ?
«Già, un disagio che però proprio non si è avvertito mentre era presidente del Consiglio. Anzi, quando ha dovuto passare le consegne a Renzi sembrava piuttosto affezionato a ciò che stava lasciando». ?
MATTEO RENZI NELL UFFICIO DI ENRICO LETTA A PALAZZO CHIGI
Sommando il tutto, comprese le sue annunciate dimissioni dal Parlamento, crede che Letta prepari un progetto politico futuro? ?
«Ma no, non penso a nessun complotto. Certo, questa coincidenza di attacchi al segretario possono creare un problema per gli elettori e i militanti del Pd. Però anche il governo Letta, a suo tempo, ha ricevuto le critiche di Renzi. Sono dinamiche politiche».
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