giorgia meloni mojito

GIORGIA, MA CHE STAI A DI’? – DURANTE L’INTERVISTA A “SKYTG24”, LA MELONI SI È INCARTATA IN UNA SUPERCAZZOLA PARLANDO DEL MES. PRIMA HA RIBADITO: “NON HO CAMBIATO IDEA” (DUNQUE IL TRATTATO NON SARÀ RATIFICATO?). POI SI È PERSA IN UN RAGIONAMENTO CONTORTO, DEGNO DELL’ELOQUIO DI ELLY SCHLEIN: “AL DI LÀ DI QUELLO CHE SI PENSI NEL MERITO PENSO CHE CHI OGGI PROPONE DI APRIRE QUESTO DIBATTITO NON FACCIA UN FAVORE ALL'ITALIA. BANALMENTE, PERCHÉ…”

Estratto da www.lastampa.it

 

giorgia meloni nel video messaggio per vox 1

«La sinistra è allergica alla democrazia: hanno cominciato ad attaccare persino Elly Schlein, non gli va bene neanche il segretario loro se è eletto, faranno il segretario 'tecnico'». Così la premier Giorgia Meloni, a Sky TG24.

 

Nell’intervista la presidente del consiglio ha affrontato tutti i temi «caldi» del momento. «Rispetto la magistratura, ma dico no a difese corporative», ha dichiarato in merito alla polemica nata dalla decisione del tribunale di Catania,  […]

 

[…] “Sul Mes non cambio idea”

«La posizione del governo è sempre la stessa, io non ho cambiato idea sul tema del Mes, ma al di là di quello che si pensi nel merito dello strumento penso che chi oggi propone di aprire questo dibattito non faccia un favore all'Italia in ogni caso, che si sia favorevoli o contrari. Banalmente, perché non ha senso discutere uno strumento se non si conosce qual è la cornice all'interno della quale quello strumento si inserisce».

 

meccanismo europeo di stabilita' 2

Pnrr e patto di stabilità

«Penso che sarebbe un atteggiamento un po' miope non considerare nelle regole Ue la questione degli investimenti che le nazioni fanno sugli obiettivi che l'Unione europea si è data per quello che riguarda il nostro Pnrr, cioè le grandi strategie che si è data l'Europa, transizione verde, digitale, difesa».

 

ABBRACCIO MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI A MESSINA

«Penso che questa sia la grande materia della trattativa sul Patto di stabilità - ha aggiunto -. Sento convergenza, sappiamo che l'Ue è una realtà molto complessa ma ci sono molte nazioni che hanno, non dico gli stessi problemi, ma si sono assunte la responsabilità di queste transizioni e che per questo portano avanti degli investimenti e che poi avrebbero un problema se non fosse riconosciuto il valore di quello che stanno facendo».

 

«Chi fa sbaglia», ha concluso la premier. «Ma valutatemi alla fine».