francesca pascale barbie

CON LA TRE GIORNI A NAPOLI, BERLUSCONI SPERA DI DARE LA SPINTA A CALDORO PER DIFENDERE IL FORTINO DELLA CAMPANIA - SUL VOTO SI GIOCA LA FACCIA ANCHE LA PASCALE, CHE HA AVUTO UN PESO NOTEVOLE NEL DEFINIRE LE LISTE

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Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

berlusconi caldoro 
berlusconi caldoro

Domani Berlusconi torna a Napoli dopo cinque anni. Alle regionali della Campania, nell’ultimo granaio elettorale di Forza Italia, l’ex Cavaliere si gioca tutto o quasi. E a giocarsi molte fiches, personali e politiche, sono anche due giovani donne che (per motivi diversi) stanno a cuore all’ex Cav.

 

La prima è la sua fidanzata napoletana, Francesca Pascale, che ha avuto un peso notevole nella definizione delle liste e nella nomina del coordinatore azzurro: il senatore Domenico De Siano gravato di qualche noia con la giustizia (gli hanno pure sequestrato un albergo a Ischia). L’altra è Mara Carfagna, che viene data come possibile futura coordinatrice del partito. Se Stefano Caldoro (l’unico governatore azzurro che lotta per la riconferma) non dovesse farcela, salterebbero quei residui e fragili equilibri su cui ancora si regge Forza Italia e il cerchio magico tendenza Pascale verrebbe travolto dalle polemiche.

 

FUOCO AMICO

pascale, rossi e dudu 672 458 resizepascale, rossi e dudu 672 458 resize

Un forte contraccolpo di immagine per Mara e Francesca, ma anche per una terza donna, Alessandra Mussolini, capolista azzurra in Campania, che è un po’ scoraggiata. «Che vuole che le dica. Caldoro e De Luca sono testa a testa. Non ho mai visto una campagna elettorale più disastrosa», ammette Alessandra che gira con una maglietta bianca con su scritto «jamm’ a votà». «Meloni contro Alfano, Fitto contro tutti: ma dico io, Raffaele non poteva aspettare di andarsene dopo le regionali. Il nostro nemico è il fuoco amico».

 

L’ULTIMA ROCCAFORTE

alessandra mussolini nunzia de girolamoalessandra mussolini nunzia de girolamo

In Liguria Berlusconi spera nel miracolo di San Giovanni Toti, in Puglia non è andato al santuario di Padre Pio e quindi non può sperare nel miracolo di ritrovare quei tanti voti che aveva quando macinava consensi Fitto, ormai volato verso altri i lidi con un altro candidato. All’ex premier rimane la Campania come ultima roccaforte, Nel 2010 Caldoro venne eletto con il 54% dei voti e il Pdl da solo raggiunse il 32%. Tempi d’oro quando a reggere lo scettro campano era Nicola Cosentino, oggi rinchiuso a Poggioreale.

 

Ma la maggior parte dei cosentiani sono in lista o sostengono Caldoro. Tranne il senatore Vincenzo D’Anna, il quale invece è passato con l’uomo del Pd Vincenzo De Luca (candidabile ma non eleggibile). L’altro giorno in una conferenza stampa D’Anna ha detto, «ho letto le carte e posso affermare che Cosentino è innocente, ingiustamente tenuto in carcere da due anni».

 

DE LUCA DE MITADE LUCA DE MITA

CALDORO SPERA IN SILVIO

I sondaggi sono contraddittori. Alcuni danno in vantaggio De Luca, altri Caldoro. I due sono sul filo di lana e il governatore spera che il mini tour di Berlusconi (venerdì a Napoli, sabato a Caserta e Salerno) gli dia quella spinta per vincere una campagna elettorale caratterizzata da diversi candidati impresentabili in entrambi gli schieramenti. Uno di questi si chiama Antonio Scalzone, imputato per concorso esterno in associazione camorrista.

 

VERDINI E COSENTINOVERDINI E COSENTINO

Caldoro gli ha chiesto di ritirare la sua candidatura e lui lo ha fatto con una dichiarazione pubblica, ma il suo nome rimane comunque in lista. Sarà interessante vedere quanti voti prenderà nonostante abbia detto «non votatemi». Caldoro, che tra l’altro ha pure perso l’appoggio dei centristi di Ciriaco De Mita passati con De Luca, spera in Berlusconi, che a sua volta cerca di salvare la baracca: scivolare in Campania sarebbe il de profundis politico.