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GLI AYATOLLAH CE STANNO A PERCULA’ – GLI IRANIANI CAMBIANO VERSIONE: DOPO AVER AMMESSO LA CORRELAZIONE TRA L’ARRESTO DI CECILIA SALA E QUELLO DI MOHAMMAD ABEDINI IN ITALIA, ORA NEGANO CHE I DUE CASI SIANO COLLEGATI. E PARLANDO DELLA DETENZIONE DELL’INGEGNERE-SPIONE, HANNO IL CORAGGIO DI PARLARE DI “PRESA DI OSTAGGIO” (SENTI CHI PARLA) -  IL MINISTERO DEGLI ESTERI DI TEHERAN FA SAPERE CHE L’AMBASCIATA ITALIANA AVREBBE “FORNITO UN PO’ DI CONFORTO ALLA GIORNALISTA”. CIOÈ?

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Estratto dell’articolo di Greta Privitera per il "Corriere della Sera"

 

CECILIA SALA

Il nome di Cecilia Sala non compare in nessuna delle prime pagine dei giornali iraniani. […] Per trovare qualche aggiornamento […] bisogna andare sulle testate iraniane con sede all’estero, come Iran International o Bbc Farsi .

 

È lì che è apparsa per prima la notizia battuta dall’agenzia Tasnim in cui viene riportata una risposta del portavoce del ministro degli Esteri, Esmail Baghaei, sul caso Sala. Nella consueta conferenza settimanale, un giornalista chiede: quali sono le connessioni tra l’arresto di Cecilia Sala in Iran e quello del cittadino iraniano Mohammad Abedini, in Italia?

 

Mohammad Abedini najafabadi

[…] Baghaei risponde, serio: «Queste due questioni non hanno alcuna connessione tra loro. Il ministero della Cultura e dell’Orientamento islamico ha rilasciato un chiaro comunicato sulle ragioni dell’arresto: ha annunciato che la donna ha violato le leggi della Repubblica islamica. La comunicazione degli ultimi sviluppi riguardo il caso della giornalista spetta al portavoce della magistratura».

 

Poi, a proposito della detenzione di Mohammed Abedini, Baghaei dice: «Consideriamo questa una forma di presa di ostaggio nei confronti dei cittadini iraniani. L’accusa è infondata. La nostra richiesta è che le relazioni con l’Iran non vengano influenzate dalle volontà di terzi. Abbiamo seguito la questione fin dall’inizio e ci opponiamo al fatto che cittadini iraniani vengano perseguiti ed estradati da alcuni Paesi su richiesta degli americani».

 

Esmail Baghaei

Quindi, nonostante giorno dopo giorno la connessione tra la carcerazione di Abedini e quella di Sala sia sembrata sempre più chiara, il portavoce Baghaei la esclude categoricamente […]. Ricordiamo che il legame tra i due fermi è stato anche discusso durante i colloqui di una settimana fa tra l’ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, e il viceministro degli Esteri iraniano, Vahid Jalalzadeh. Un incontro in cui Jalalzadeh avrebbe lasciato intendere quanto il destino dei due fosse intrecciato […].

 

Sempre durante la conferenza stampa, Baghaei fa sapere che l’ambasciata italiana avrebbe «fornito un po’ di conforto alla giornalista». Non sappiamo che cosa intenda con questa frase. Se sia vera, se voglia dire che finalmente Cecilia Sala ha ricevuto beni di prima necessità, o anche solo un cuscino e un materasso su cui dormire.

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