GLI ESODATI NON FINISCONO MAI - SPUNTANO ALTRI 8.900 LAVORATORI “DA TUTELARE” PER IL 2013/2014: SIAMO A 130.000 - E’ L’EFFETTO DELLA “FINESTRA MOBILE” INTRODOTTA DA SACCONI NEL 2010 - IL COSTO PER LO STATO DEL NUOVO PLOTONCINO E’ DI 440 MILIONI, CHE (PER ORA) NON CI SONO - LA FORNERO SI SPAVENTA: “NON E’ UNA CIFRA PICCOLA” - LA META’ ESATTA (65.000 ESODATI) E’ “COPERTA”, MENTRE GLI ALTRI ASPETTANO IL DECRETO…

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da investireoggi.it

Esodati. Cresce il numero dei lavoratori da salvaguardare: 8.900 per l'esattezza secondo le ultime stime effettuate dall'Inps che aggiunto agli altri 120mila, di cui 55 attendono ancora il decreto di salvaguardia, arrivano ad un totale di circa 130mila esodati.

I numeri questa volta li fornisce il presidente della Commissione lavoro alla Camera, Silvano Moffa, il quale afferma che "il Ministro (Fornero) sta lavorando sulla stessa lunghezza d'onda degli iniziali 65mila garantiti nel Salva-Italia e poi dei 55mila successivamente individuati. Il dato Inps che ha fornito parla di altri 8.900 esodati da tutelare nel biennio 2013-2014 con un costo di 440,8 milioni di euro che ancora non ci sono e per i quali il fondo istituito nella legge di Stabilità da 100 milioni è totalmente insufficiente".

Le nuove cifre derivano da un conteggio complessivo delle persone che potranno andare in pensione con le regole precedenti e tra questi vanno considerati anche i "salvaguardati" per effetto della finestra mobile introdotta nel 2010 dall'ex ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi che a suo tempo aveva sancito la possibilità per chi si trovava in mobilità, anche lunga, con accordi stipulati entro il 30 aprile 2010, o nei casi di lavoratori titolari, alla data del 31 maggio 2010, di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore, di accedere al pensionamento con le regole precedenti. Anche a questi soggetti va garantita la salvaguardia concessa dal Governo Monti agli altri esodati.

Le parole del Ministro
Un contingente di 130mila esodati è quello che si è venuto a creare. "Non è una cifra piccola"- ha sottolineato il ministro Elsa Fornero - " e tanti di loro non sono ancora stati contattati, e quindi molti magari non sanno di essere stati salvaguardati". E' l'Inps che in queste ore sta verificando i requisiti, e se tutto sarà a posto manderà delle lettere dicendo all'interessato che potrà andare in pensione secondo la previgente normativa.
Nel frattempo lo stesso Governo ha trovato una soluzione alla mancanza di copertura finanziaria per i 55 mila esodati con la legge di stabilità 2013, con cui è stato preso a riferimento il cd Fondo Letta del 2009.

E per gli altri? Cosa si inventerà il Governo?
Certo che la questione esodati è senza dubbio emblematica di una riforma, quella delle pensioni, promossa dal Governo a dicembre, pensata troppo in fretta. Ma il Ministro sembra mettere le mani avanti quando afferma che questa riforma non può essere rimessa in discussione, e il Paese non può permettersi una controriforma previdenziale.

 

 

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