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GOODBYE, RUBIO TUESDAY - MAGLIE: CIAO MARCO, SALUTACI LE ÉLITE DI WASHINGTON, CUI NON RESTA CHE IL MOSCIO KASICH PER TRUCCARE LA CONVENTION - TRUMP E CRUZ INSIEME SAREBBERO INARRESTABILI, NONOSTANTE LE DIFFERENZE TRA IL MILIARDARIO LIBERAL E IL BIGOTTISSIMO CUBANO

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marco rubiomarco rubio

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Ciao Marco Rubio, e salutaci le elites di Washington stordite, i power broker incazzati, i Ceo delle varie Valley terrorizzati. Soprattutto salutaci i giornali di tutto il mondo disperati perché il cafone, il clown, il gran villano, il disgustoso riccastro, l’uomo col riportone, quello che ha le mani piccole e dunque anche gli attributi piccoli ma c’ha le mogli strafiche dell’Est, quello che pensa di alzare un muro col Messico come se mezza Europa non lo stesse già facendo, ecco, quello sta a 621 delegati su 1237, e ha stravinto, 46 per cento,  in Florida, patria di Rubio, in Florida dove solo nell’ultima settimana il partito repubblicano aveva speso 15 milioni di dollari in negative campaign, cattiverie a batteria.

marco rubio sconfittomarco rubio sconfitto

 

Ancora oggi giornali e tv si provano a dire che Donald Trump ha vinto ma John Kasich lo ha beffato. Ora provate a immaginare che uno che è governatore di uno Stato, l’Ohio, non riesca neanche in quello Stato a farcela, peraltro l’unica vittoria strappata finora. E’ vero, Trump non ha vinto come era naturale quelle primarie, ma ha sbancato la Florida di Rubio, Illinois, Missouri e North Carolina.

 

marco rubio e famiglia annuncia la sconfittamarco rubio e famiglia annuncia la sconfitta

Lo segue Ted Cruz a 395 delegati, ed è l’altro candidato inviso al vertice del partito e ai power broker, anzi è il senatore più detestato di Washington. Se decidessero di mettersi d’accordo e fare un bel ticket, l’opa sarebbe perfetta, non li ferma nessuno.

 

L’ipotesi non è da escludere, sentire per credere quel che ha dichiarato ieri un vecchio esperto del partito repubblicano, Newt Gingrich, uno che sta sulla breccia da trent’anni, e che ha parlato fuori dai denti . Davvero, ha detto, quattro gatti che stanno a Washington pensano di ignorare la scelta di milioni di elettori repubblicani e perdere così qualunque contatto con la nazione?

john kasich vince in ohiojohn kasich vince in ohio

 

 Davvero, come teorizza il neocon Bill Kristol, scimmiottato da piccoli teocon del mondo, si possono prendere i risultati delle primarie e buttarli nell’immondizia? Davvero con risultati come questi, e con l’umiliazione cocente toccata al pupillo Rubio, bruciato per sempre, con il precedente di Gerald Ford nel 1976, pensano di orchestrare una convention farlocca?  Basta con questa follia, avverte Gingrich, non li vedete i sondaggi che confermano la ribellione al partito, considerato un nemico?

supporter  di trump in florida aspettano il candidatosupporter di trump in florida aspettano il candidato

 

Ci sono due candidati, uno si chiama Donald, l’altro si chiama Ted, lasciateli fare la loro campagna. Gingrich parlava a urne ancora aperte del super Tuesday 2, e aggiungeva che con una vittoria di grandi dimensioni in Florida, il destino di Trump sarebbe stato chiaro. Così è stato. E quello di un ticket tra i due contendenti più che un’ipotesi sembra un suggerimento, l’assicurazione sulla vita che un vecchio marpione del partito suggerisce ai due outsider. Siete odiati tutti e due, mettetevi d’accordo e li fregate.

donald trump nella sua tenuta di mar a lago di palm beach in floridadonald trump nella sua tenuta di mar a lago di palm beach in florida

 

E’ già successo che tra un candidato presidente e il suo vice ci fossero differenze enormi, come ci sono, tra Trump e Cruz, il primo molto più liberale del secondo, che è un battista ortodosso. All’inizio della campagna ha fatto un paio di uscite con un pastore che predicava la pena di morte per gli omosessuali, poi ha capito che era meglio lasciarlo a casa, come del resto suo padre, che definisce il figlio l’Unto del Signore. Tutto un altro mondo da Trump.

donald trump dichiara vittoria  nella sua tenuta di mar a lago di palm beach in floridadonald trump dichiara vittoria nella sua tenuta di mar a lago di palm beach in florida

 

Tra i democratici il gioco sembra più semplice, soprattutto quello mediatico. Passata l’euforia iniziale per il vecchio rooseveltiano scapigliato che vuole tassare i ricchi, l’affermazione di Hillary Clinton sembra senza rivali. Ma è strano che, avendo lei finora 1,094 delegati e Sanders 774, sui 2338 che occorrono per la maggioranza alla convention, della Clinton si dica che è inarrestabile.

 

chris christie fa campagna in floridachris christie fa campagna in florida

Sarà sicuramente così, sarà che ora si va nel sud e nella società nera  e latina, dove l’ex segretario di Stato è popolare soprattutto grazie al marito Bill, ma la fretta di incoronarla non è un bello spettacolo, fa il paio con il linciaggio a Trump. In pieno voto di martedì, Barack Obama ha messo di nuovo i suoi grandi piedi nella campagna, con un discorso da Donna Letizia sui toni troppo volgari e preoccupanti della campagna, sul linguaggio e la violenza di un certo candidato, mettendo in guardia dal dividere una nazione che già sta dimostrando una rabbia inattesa.

hillary clinton vince le primarie in floridahillary clinton vince le primarie in florida

 

 

Peccato che il manifesto clou della campagna Clinton fosse un faccione di Trump colpito da un pugno, accompagnato dalla scritta “colpiscilo per bene”. Che campagna quella del 2016, e siamo solo all’inizio!

 

 

           
             
             
             
             
             
             
             
             
             
                           

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