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1 - GRILLO ATTACCA BOLDRINI: "STUDI LA CARTA"
Antonio Pitoni per "La Stampa"
Quarantotto ore dopo, Beppe Grillo torna sul «luogo del delitto». Nel mirino, stavolta, finisce direttamente la presidente della Camera Laura Boldrini. «Studi la Costituzione e la legga attentamente prima di commentare le mie parole a uso suo e dei partiti», accusa il leader del Movimento 5 Stelle, aggiungendo un nuovo capitolo alla polemica aperta venerdì contro il Parlamento.
«Un luogo di nominati che approvano le leggi del governo», aveva tuonato nel giorno dell'elezione del grillino Roberto Fico alla presidenza della Vigilanza Rai ma anche delle prime defezioni di Furnari e Labriola, confluiti nel gruppo misto a Montecitorio dopo aver rotto con il M5S. Parole che proprio la Boldrini aveva liquidato come «scomposte e offensive», tese «di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia», oltre che «dannose per il paese» e «per la sua immagine all'estero». Diventando bersaglio, ieri, di un post al vetriolo sul blog del comico genovese.
«La Boldrini, nominata alla Camera per grazia di Vendola, entrata in Parlamento grazie alla coalizione farlocca con il pdmenoelle, subito rinnegata (a parole) per occupare le poltrone dovute all'opposizione, eletta presidente della Camera a tavolino in una notte, ha un piccolo problema. Non legge le mie dichiarazioni prima di parlare o, cosa più grave, non è in grado di capirle», scrive Grillo assicurando che il Movimento 5 Stelle «vuole da sempre la centralità del Parlamento».
Anche perché, ricorda ancora nel suo post, «ho denunciato che da vent'anni il Parlamento viene spogliato dei suoi poteri, sanciti dalla Costituzione, senza che nessun partito abbia da ridire». Nessuna replica, stavolta, dalla diretta interessata né dal suo staff. Non tarda, invece, quella del leader di Sel, Nichi Vendola: «Grillo sa solo insultare e offendere, senza rispetto né per le persone né per le Istituzioni democratiche».
Mentre il Partito democratico, con il capogruppo Roberto Speranza, stigmatizza «le offese» ai danni della Boldrini. «Il suo nervosismo, dovuto agli ultimi fallimenti, non giustifica le gratuite aggressioni quotidiane alle istituzioni democratiche e ai suoi più alti rappresentanti», taglia corto il presidente dei deputati del Pd.
Solidarietà che diventa bipartisan con quella di Fabrizio Cicchitto. «Grillo ha fatto il pieno nel senso che ha attaccato Napolitano e insultato sia Berlusconi che la Boldrini - accusa l'esponente del Pdl -. Non capiamo quale obiettivo politico pensa di realizzare con questo quotidiano esercizio di inciviltà e di arroganza che oramai sta al limite della stupidità ».
In difesa della Boldrini si schierano anche le donne del Pdl. «Gli attacchi sguaiati di Grillo alle istituzioni e a Berlusconi - attacca Daniela Santanchè - sono il sintomo di una difficoltà del comico a reggere l'urto con la politica e la impossibilità a trovare la chiave per mantenere il consenso».
E Maria Stella Gelmini aggiunge: «La politica non è uno stadio o un teatro dove c'è un unico mattatore e il pubblico disponibile a sorbirsi lo spettacolo senza possibilità di replica».
2 - "DARÃ IN BENEFICIENZA PARTE DELLO STIPENDIO"
Da "La Stampa"
Una critica, «dal M5S solo livore», e un annuncio: «la parte in eccesso dell'indennità di parlamentare la destinerò in beneficenza». A pochi giorni dallo strappo col movimento dei grillini, il deputato tarantino Alessandro Furnari che ha lasciato ufficialmente il M5S per approdare nel gruppo misto della Camera insieme alla collega Vincenza Labriola, anche lei di Taranto, chiarisce in una nota la sua posizione. «Dopo aver letto il comunicato dell'ufficio stampa M5S - si legge nella nota - mi sono convinto che quel testo non sia condiviso da tutti i parlamentari del M5S.
I toni pieni di livore e vendicativi di quel comunicato sono quanto di più lontano dal senso di comunità che dovrebbe esserci all'interno del Movimento». «L'ufficio stampa M5S - continua Furnari - ha adottato una comunicazione ovvia anche in futuro per tutti quelli che "scapperanno dall'istituzione M5S". Diranno che lo avranno fatto per il vil denaro, una gogna mediatica studiata ad hoc per tutte le menti pensanti che scappano».
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