luigi di maio - paola taverna

SCHERZI DA TAVERNA - BEPPE GRILLO CORRE AI RIPARI: DEPOTENZIATO IL “DIRETTORIO”, PAOLA TAVERNA SOTTO ACCUSA PER LE MAIL E I MESSAGGI SUL CASO-ROMA FINITI SUI GIORNALI (ANCHE DAVIDE CASALEGGIO E’ INFURIATO). ANCORA ATTACCHI A DI MAIO, CHE STASERA VA IN TV

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Annalisa Cuzzocrea per “La Repubblica

 

LA MAIL DI PAOLA TAVERNA A LUIGI DI MAIOLA MAIL DI PAOLA TAVERNA A LUIGI DI MAIO

Il secondo processo a Luigi Di Maio si svolge a piazza San Luigi dei Francesi, negli uffici più nascosti del Senato, dove i parlamentari 5 stelle si sono riuniti per ore, mentre dal blog arrivavano le parole nette di Beppe Grillo: «In futuro continueremo ad evolvere e ad allargare la struttura di coordinamento del Movimento». Un modo per dire che il direttorio sarà annacquato, nuove deleghe verranno distribuite, una rete su base regionale potrebbe essere creata già nelle prossime settimane.

 

«Meno individualismo», credo che Beppe ci stia chiedendo questo, dice il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico, che però non parla dei guai della giunta Raggi se non per dire: «Bisogna lavorare sempre seguendo il faro dei principi e dei valori del Movimento 5 stelle. Se si fa questo, non si sbaglia». Prima di ogni cambiamento, però, bisogna uscire dalla grande paranoia del caso Roma.

 

DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDIDIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI

Una crisi che ha spaccato i 5 esponenti del direttorio e disorientato i gruppi parlamentari. A incontrarsi ieri sono stati prima senatori e deputati insieme, istruiti dalla Comunicazione su cosa dire in tv su quanto successo: la differenza tra avviso di garanzia e certificato dei carichi pendenti, il problema dei poteri forti, la stampa cattiva, le Olimpiadi. Con una promessa: «D’ora in poi vi faremo girare di più, andrete tutti nei talk, non ci sono solo i cinque».

 

Poi però si sono visti i senatori, al palazzo dei Beni Spagnoli, dove sono stati affrontati i segreti e le bugie di questa storia. Il vicepresidente della Camera che aveva già dovuto difendersi dai sospetti e dalle accuse dei suoi colleghi del direttorio la settimana scorsa - non ha partecipato a nessuna riunione. C’era però Alessandro Di Battista, che va via dicendo solo «non parlo con i giornalisti», per poi fissare per stasera un appuntamento a Otto e mezzo.

vignaroli stefano e paola tavernavignaroli stefano e paola taverna

 

E c’era Paola Taverna, che ha spiegato le sue ragioni, il perché dell’addio del minidirettorio a Virginia Raggi, il mistero dell’e-mail che aveva inviato a Luigi Di Maio per avvisarlo dell’indagine su Paola Muraro e che poi qualcuno ha girato alla stampa. «Non sono stata io», giura con la mano sul cuore, il volto senza trucco, un pomeriggio passato con la sigaretta in mano. I colleghi le credono.

 

Non è con lei che ce l’hanno. «Noi deputati non siamo arrabbiati con Luigi, solo delusi», dice uno di loro. «Credo nella sua buona fede, che non avesse capito», azzarda il senatore Maurizio Buccarella mentre il collega Andrea Cioffi lo avvicina: «Attento, tutto quello che dici potrà essere usato contro di te».

 

La cosa che in queste ore ha fatto più infuriare Beppe Grillo e Davide Casaleggio sono le fughe di notizie che chi è vicino al vicepresidente della Camera cerca di imputare al minidirettorio, ma che non sono arrivate da lì. Per questo è partita la caccia ai messaggi, ai contatti con i giornalisti, si chiedono prove, screenshot, conversazioni.

DI MAIO DI BATTISTA GRILLO FICODI MAIO DI BATTISTA GRILLO FICO

Roberto Fico non mette la faccia su Roma e lascia che ad andare in tv a Politics - stasera - sia proprio Luigi Di Maio. Che gioca una partita tutta sua, ha ancora la fiducia di Grillo ed è colui che più di tutti - di un direttorio non vorrebbe più sentir parlare.

GRILLO DI MAIO DI BATTISTAGRILLO DI MAIO DI BATTISTA