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Anais Ginori per “la Repubblica”
Un regalo fiscale di 4,5 miliardi di euro. È quello che sta preparando François Hollande per cercare di calmare il malcontento a sinistra e dare una spinta ai consumi. Il Presidente francese vorrebbe così dovrebbe spazzare via l’ été pourri, estate marcia, così come i giornali hanno ribattezzato la stagione in corso: record di pioggia su tutto il paese, temperature sotto alle medie, e un’ondata di cattive notizie economiche.
Le ricette varate dalla gauche al potere sono state finora deludenti. I dati trimestrali sul Pil (0%) hanno smentito le promesse di ripresa, la disoccupazione continua a crescere (3,4 milioni di senza lavoro) così come il deficit commerciale (29,2 miliardi di rosso). Lo Stato si avvia a superare la soglia simbolica dei 2000 miliardi di euro di debito pubblico, allontanandosi sempre più dal rapporto 3% deficit/Pil imposto da Bruxelles sia per quest’anno (sarà al 4%) che per l’anno prossimo.
Il malumore dei francesi non migliorerà certo nelle prossime settimane quando cominceranno a ricevere le cartelle esattoriali anche se a luglio il governo ha approvato uno sconto fiscale immediato di 350 euro sui redditi più bassi. Ecco dunque l’idea di una nuova riduzione di imposte che dovrebbe entrare in vigore a gennaio, secondo un’indiscrezione di Les Echos.
Il governo non ha confermato. Hollande potrebbe annunciare le nuove misure fiscali nei prossimi giorni, forse con una dichiarazione in tv. Il leader socialista spera anche di spegnere le polemiche a sinistra per gli aiuti alle imprese già varati con il cosiddetto “Patto di responsabilità”: 41 miliardi di sgravi contributivi nei prossimi tre anni.
hollande da il benvenuto alla regina elisabetta
Le aziende francesi hanno già incominciato a beneficiare dei crediti di imposte del governo nell’ultimo trimestre ma non hanno ancora avviato nuove assunzioni. Il ministro delle Finanze, Michel Sapin, ha lanciato un appello alla Confindustria francese, con un gioco di parole sul “patto” siglato: «Le imprese diano prova di responsabilità».
Il sodalizio tra gauche e imprenditori ha fatto crescere la dissidenza nel partito socialista, con una fronda che si sta organizzando in vista del tradizionale raduno a La Rochelle, il 29 agosto. Proprio quel giorno, Manuel Valls andrà al meeting del Medef: l’ennesima prova, secondo i dissidenti, che il premier preferisce le imprese ai suoi elettori. Il primo ministro ha ribadito che «non ci saranno cambiamenti» nella politica del governo e che i ribelli socialisti sono degli «irresponsabili ». Di certo, dopo l’estate “marcia” continueranno ad addensarsi nuvole nere sulla Francia. Valls ha ammesso: «Sarà un autunno difficile».
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