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1 - I 4 FIGLI DI HOLLANDE «ROMPONO» CON LA SUA COMPAGNA VALÃRIE...
Dal "Corriere della Sera"
I figli del presidente francese, François Hollande, non vogliono più avere a che fare con la sua compagna, Valérie Trierweiler, a causa del sostegno (via Twitter) dato al rivale politico che ha sconfitto la loro mamma Ségolène Royal alle ultime elezioni. Il settimanale Voici parla di «rottura» in famiglia: Thomas, Clémence, Julien e Flora sono rimasti «feriti» dal comportamento di Valérie e hanno fatto sapere al padre che non la vogliono più vedere.
«Finora avevano fatto degli sforzi per accettarla - dice al giornale un amico della Royal - Soprattutto Thomas, il maggiore, ha cercato di stare al gioco, tanto più durante la campagna presidenziale, ma ora è finita». E aggiunge: «Tutti e quattro i figli si sono schierati subito dalla parte della madre e la sostengono al cento per cento».
2 - L'AUSTERITY SPEGNERÃ ANCHE LE LUCI DELL'EIFFEL...
Alberto Mattioli per "la Stampa"
Ieri il primo ministro JeanMarc Ayrault ha chiesto e ottenuto la fiducia del Parlamento sulla sua politica che, dato lo stato dei conti francesi, è soprattutto politica economica. Guai a chiamarlo rigore: Ayrault annuncia «serietà , non austerità » ma per mantenere la promessa del deficit al 3% del Pil nel 2013 bisognerà trovare 40 miliardi di euro.
In attesa dell'immancabile stangata, il governo dà l'esempio: «L'hollandisme è ascetico», proclama Ayrault che, come François Hollande, si è tagliato lo stipendio del 30% e ha tagliato del 10 i dipendenti di Matignon, il Palazzo Chigi locale. Giro di vite anche sulle spese dei ministeri: dovranno diminuire del 7% nel '13, del 4 nel '14 e di altrettanto nel '15. D'ora in poi, a Matignon non si stapperà più champagne, rimpiazzato dal modesto muscadet, che sta allo champagne «vero» come il karkadè al tè. Bollicine addio, peraltro con sospetti di conflitto d'interesse, perché il muscadet arriva dalla Loire-Atlantique come Ayrault.
Si taglia in tutti i ministeri. In quello del Lavoro, i dipendenti pagano la mensa anche alla sera (finora lo facevano solo a mezzogiorno), in quello dell'Educazione nazionale il conto passa da 6 a 10 euro. Le auto blu sono sempre blu ma meno lussuose (però sempre made in France): il ministro degli Affari europei, Bernard Cazeneuve, passa dalla Citroën C6 alla Renault Mégane, i suoi colleghi del Lavoro e dell'Educazione, Michel Sapin e Vincent Peillon, dalla Peugeot 607 alla Citroën C5. Meglio ha fatto la loro collega Cécile Duflot che, da brava ministra verde di un Paese al verde, va al ministero in metro e ha ordinato tre «bici blu». «Di funzione», precisa il suo gabinetto.
Dal canto loro, gli enti locali spengono la luce. A titolo di esperimento, da tre mesi in tremila comuni l'illuminazione pubblica è soppressa da mezzanotte alle cinque; nelle città con meno di 800 mila abitanti, obbligo di spegnere le insegne dei negozi dall'una alle sei. Intanto Parigi progetta di ridurre di un terzo la sua bolletta da qui al 2020. Quindi sarà ridimensionata l'illuminazione notturna dei circa trecento siti che ne beneficiano, Tour Eiffel compresa. Ma, se resta al buio, la ville non è più lumière.
IL BACIO TRA VALERIE TRIERWEILER E FRANCOIS HOLLANDE jpeg
francois hollande valerie trierweiler segolene royal abaca
HOLLANDE E VALERIE TRIERWEILER
SEGOLENE ROYAL E FRANCOIS HOLLANDE
IL CAPOGRUPPO PS JEAN MARC AYRAULT
tour eiffel
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