DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Manuela Messina per “La Stampa”
Niente fischi, urla, slogan, ma una protesta silenziosa piena di amarezza. C’era una bandiera della Cgil, unico vessillo rimasto a difendere l’orgoglio padano, davanti alla sede della Lega nord di via Bellerio a Milano, durante l’incontro di ieri tra il segretario Matteo Salvini e i rappresentanti sindacali dei 71 dipendenti del partito, che a breve entreranno in cassa integrazione.
L’atto finale sarà il 21 gennaio, per l’ultimo incontro con gli avvocati della “PricewatershouseCoopers”, la società esterna che ha in carico la procedura di licenziamento collettivo. Ma per il momento, spiegano, da Matteo «solo promesse».
Di organizzare una manifestazione più rumorosa non se ne parla nemmeno, dopotutto il cuore rimane padano, e la richiesta è di ottenere un contratto di solidarietà che permetta ai lavoratori di conservare il posto con un impegno - secondo i loro calcoli - di circa un milione e mezzo di euro.?
Ma il disappunto rimane per i vertici di un partito in ascesa a detta di tutti i sondaggi, ma che considera“inutili” i suoi militanti. «Lo eravamo anche quando dovevamo organizzare la manifestazione contro “Mare Nostrum”, il 18 ottobre? - si sfoga uno di loro. Allora sì che serviva il personale per organizzare un evento che accreditasse politicamente il segretario a livello nazionale».
A febbraio ci sarà lo stop al finanziamento pubblico per i partiti, si difende Salvini, e i sacrifici sono necessari. Ma che dire, si sbottonano alla fine della giornata, delle campagne faraoniche di Maroni? «Ha anche dato un milione per il terremoto in Emilia. Fanno beneficenza e poi lasciano a casa noi?».
Per non parlare degli immobili di proprietà della Pontida Finn, società controllata al 99 per cento della Lega. «Non possono vendere un terreno, ma poi trovano i soldi per fare campagna al sud con “Noi con Salvini”»? La faccenda in ogni caso riguarda tutti meno che 6-8 persone, tra cui la segretaria e l’autista, considerate persone di “fiducia”.
SALVINI CON LA MAGLIETTA E IL LOGO NOI CON SALVINI
«L’ho visto davanti alla Franco Tosi di Legnano prima di Natale insieme alla Fiom, urlare per difendere i dipendenti. A noi invece non voleva neanche parlarci, l’ha fatto questo martedì quando ha incontrato gli esodati perché sono arrivate le telecamere».?
a napoli carta igienica salvini
Una vicenda simile potrebbe scalfire il recente successo di Matteo Salvini? «C’è troppa anti-politica, la gente non capisce che siamo dei dipendenti come tutti gli altri con uno stipendio da operaio. Ci dicono che siamo fortunati a essere in cassa integrazione».
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL…
DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI…
VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…