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Alberto Custodero per "la Repubblica"
Dopo la disfatta delle amministrative la destra lavora a una «cosa» nera nella quale ritrovarsi. Un progetto che rivedrebbe insieme tutti gli ex An. «à ancora presto per dire se usciremo dal Pdl o se saremo una corrente al suo interno», spiega Andrea Ronchi. Quel che è certo, aggiunge, è che «con il sedici a zero per il Pd s'è chiuso un capitolo della politica italiana ». Per inventarsi una nuova formazione, ieri pomeriggio c'è stata una riunione nell'ufficio della fondazione "Della libertà per il bene comune" organizzata da Altero Matteoli, alla quale hanno partecipato tutti gli ex An: Gianni Alemanno, il senatore Andrea Augello e perfino il "fedelissimo" berlusconiano Maurizio Gasparri.
Non si sa ancora come sarà la «cosa » di destra. Si sa, però, come non sarà . «Ripensare di fare An oggi - chiarisce Andrea Ronchi - sarebbe un errore». «Non possiamo fare finta di niente di fronte alla sconfitta dei comuni - ha aggiunto - perché con la sconfitta è stata "desertificata" la classe dirigente del territorio».
Ignazio La Russa, uno dei fondatori di "Fratelli d'Italia" insieme a Guido Crosetto, sta lavorando per l'atto costitutivo di quello che chiama «un centrodestra di prospettiva che avrà come leader Giorgia Meloni». Sabato e domenica l'ex ministro della Difesa organizzerà a Milano una convention alla quale parteciperà come ospite d'onore Giulio Tremonti.
«Bisogna prendere atto - è il ragionamento di La Russa - che il centrodestra così com'è, con i soli colpi di reni di Berlusconi, ma senza Bossi e Fini, non ha più la maggioranza in Italia. Allora ci vuole un nuovo sistema di centrodestra che comprenda non solo ciò che "fuoriuscirà " dal Pdl, ma anche tutta un'area extraberlusconiana nella quale ci sta anche Tremonti».
Tremonti, spiega ancora l'ex esponente di An, «ha una doppia valenza politica. Come ministro dell'Economia, non sempre ero d'accordo con lui, ma i valori espressi nei suoi libri s'avvicinano abbastanza a quel centrodestra nazionale che immaginiamo». Nell'area extra Berlusconi la nuova «cosa » di destra pensa anche ad esponenti storici come Francesco Storace e Domenico Nania, e a quelli di nuova generazione come Galeazzo Bignami, consigliere regionale in Emilia Romagna. Senza trascurarne altri come Magdi Allam.
Il nuovo progetto, spiega La Russa, «riparte dalle tesi di Fiuggi», e si rifa «al modello culturale del pensiero italiano interpretato oggi da Marcello Veneziani, e ieri da Papini, Prezzolini e D'Annunzio». «E mira - spiega Ronchi - a intercettare l'elettorato moderato e cattolico che, deluso da Grillo, non intercettato dal centrodestra, finisce per guardare a Renzi».
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