DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
ELLY SCHLEIN CHE BALLA “SESSO E SAMBA”: VIDEO
DAGOREPORT
GAY PRIDE 2023 - ROBERTO GUALTIERI E ELLY SCHLEIN
L’antico detto, “il pesce puzza dalla testa”, è perfetto per descrivere lo stato del Pd, primo partito d’opposizione, sul caso Tony Effe, cacciato dal palco romano del Concertone di fine anno per le sue rime “depravate” che incitano alla “violenza sulle donne”, etc.
La testa in questione appartiene al collo da cigno della signorina multigender Elly Schlein. Pur dotata di tre passaporti e di una fidanzata, la segretaria del Pd non ha aperto bocca sulla tempesta che sta travolgendo non solo il Campidoglio amministrato da Roberto Gualtieri, ma lo stesso corpaccione del Partito Democratico.
Eppure Elly, che è la stessa persona che sculettava felice all’ultimo Gay Pride di Milano sul ritmo di “Sesso e Samba” di Tony Effe, non ha aperto bocca. Dagospia ha chiesto invano notizie al suo capo ufficio stampa, Flavio Alivernini. “E’ impegnata in aula per la finanziaria”, è stata la risposta.
A differenza della Schlein, le femministe di “partito” la boccuccia l’hanno spalancata contro la decisione del Comune di Roma di far salire sul palco del Circo Massimo, un “maniaco sessuale”, tale Tony Effe. Annuncio che Gualtieri ha fatto il 12 dicembre scorso.
Purtroppo il 2 dicembre, quando Carlo Conti ha annunciato alle gazzette di voler squadernare ben 14 rapper, uno più svalvolato dell’altro (da Fedez a Emis Killa), sul palco del prossimo Festival di Sanremo, massima espressione mediatica nazionalpopolare d’Italia, nessuno ha registrato la voce contraria di Silvia Costa, Laura Boldrini, Luisa Laurelli (assessora alle Politiche sociali del Municipio IX).
MEME SUL CONCERTO DI CAPODANNO BY GUALTIERI
Macché: per le novelle beghine dem se Tony Effe va bene a Sanremo, è satana per Roma, e hanno preferito costringere a fare una mega figura di cacca al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che, anzinché mandarle al “Circolo del cucito” a fare la maglia, ha piegato la testolina.
Ma dato che il diavoletto si nasconde sempre nei dettagli, il caso Tony Effe sta facendo risalire in superficie quel manicomio di megalomani, ognuno con la sua brava correntina, che sta diventando il partito che sogna di mandare a casa la destra dei Meloni e Fazzolari (ciao core!).
GAY PRIDE 2023 - ELLY SCHLEIN E NICOLA ZINGARETTI
Una guerra per bande che la Schlein, priva com’è di quel carisma che trasforma un politico in un leader, non riesce a gestire né a controllare, pur avendo con scaltrezza liquidato Bonaccini e Zingaretti (spediti in Europa), Andrea Orlando (confinato in Liguria), con Lorenzo Guerini che si dedica al Copasir mentre il mentore di Elly, colui l’ha messa al vertice, Dario Franceschini, ha mollato gli ormeggi e ha lasciato la sua corrente in eredità alla moglie Michela De Biase e a Dario Nardella.
ALESSANDRO ONORATO - ROBERTO GUALTIERI - FOTO LAPRESSE
In tale marasma, davanti alla minchiata di scomunicare Tony Effe, la signorina si è cucita la boccuccia. Non parla, non sente e non vede che dietro le veline avvelenate che danno imminente uno scontro tra il Sindaco Gualtieri e l’assessore Alessandro Onorato, che potrebbe terremotare il Campidoglio, c’è lo zampone di Nicolino Zingaretti.
Da Bruxelles, colui che perse la testa per il virgulto del Cinema Troisi, Valerio Carrocci, ha mandato avanti i suoi fedelissimi Massimiliano Valeriani, consigliere regionale, e Marco Miccoli, ex deputato Pd, con dei post sui social a infilzare il Sindaco sulle prime difficoltà sul caso Tony Effe al Circo Massimo, alimentando le mai sopite correnti del Pd che a Roma danno il peggio di sé da anni.
I veleni di Nicolino e i suoi non hanno risparmiato, ovviamente, neanche l’assessore ai Grandi Eventi, Onorato, reo di aver scelto Mahmood, il romano Tony Effe e Mara Sattei per far passare la mezzanotte a quei 100mila giovani che non hanno in tasca decine di euro in veglioni e cotillons e non sanno dove sbattere la testa a Capodanno.
Ma Onorato, da zingarettiani e da “una decina di esponenti locali dem, tutte vicine all’area franceschiniana” (Il Fatto), è soprattutto colpevole di essere un esponente del Pd in ascesa, caro a Goffredo Bettini e benedetto dalla minoranza riformista del Pd, Bonaccini-Guerini.
Quindi benvenuti al “Capodanno da Tony” al Palaeur. E per la prima volta l’amministrazione capitolina ha dimostrato, al pari del Pd capitanato da Elly Schlein, di appartenere al partito Ztl, un gruppo di radical-chic del cazzo privi della capacità di aggregare i tanti Tony Effe delle disgraziate borgate romane, schifandoli come “maniaci sessuali”.
MEME SUL CONCERTO DI CAPODANNO BY GUALTIERI
La Meloni ringrazia…
tony effe gaiapaola belloni ed elly schlein vanno a votareNICOLA ZINGARETTI VALERIO CAROCCI
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