riccardo magi marco pannella

“IL LENZUOLO BIANCO CHE MAGI HA INDOSSATO IN PARLAMENTO MERITA “IL PREMIO PANNELLA” ALLA RADICALITA’..." – MERLO: “IL DEPUTATO RICCARDO MAGI, CHE SI TRAVESTE DA FANTASMA E VIENE ESPULSO DALLA CAMERA, HA RIPORTATO IN VITA IL REFERENDUM MORTO, COME FECE PANNELLA NEL 1977. UN PREMIO ALLA RADICALITÀ QUELLO DEL DEPUTATO DI "+EUROPA" A DIFESA DEI CINQUE REFERENDUM SERVILMENTE NASCOSTI DALLA RAI E BOICOTTATI DA TUTTE LE TV PER FAVORIRE L’“ANDATE AL MARE”, IL “NON VOTATE”, CHE È UN ALTRO FANTASMA ITALIANO…”

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Francesco Merlo per "la Repubblica" - Estratti

 

RICCARDO MAGI TRAVESTITO DA FANTASMA

Con lo stizzoso ridacchio «quello si sente Pannella», il deputato Riccardo Magi è stato espulso dalla Camera perché era un fantasma efficace, non uno spettro nero e circondato dalle fiamme dei diavoli, ma un fantasma bianco, non violento, un ectoplasma benefico, un simpatico defunto che, sia pure per un solo momento, ha reso visibile l’invisibile e ha riportato in vita il referendum morto.

 

Il lenzuolo bianco che Magi ha indossato in Parlamento meriterebbe dunque “il premio Pannella” che, nel Paese dove vengono solennemente assegnati leoni, gatti, donatelli, streghe, gondole e cannoli d’oro, dovrebbe essere destinato non a chi imita meglio Pannella, ma a chi ne ripropone il metodo.

 

marco pannella

Un premio alla radicalità, dunque, in questo caso a difesa dei cinque referendum servilmente nascosti dalla Rai e boicottati da tutte le tv per favorire l’“andate al mare”, il “non votate”, che è un altro fantasma italiano, non il solito botto d’ira di Giorgia dal sangue caliente, ma il suo calcolo vincente, perché somma (legittimamente) il voto del non-voto politico al non-voto per sfiducia, disillusione, ignavia, perché “chi se ne frega”.

 

Pannella resuscitò con il lenzuolo bianco il referendum morto del 1977 contro la caccia, ma memorabile fu l’anno dopo, il bavaglio con il fazzoletto di stoffa bianca, che nessuno usava più per salutarsi o soffiarsi il naso e non era ancora, piegato a tre punte, lo svolazzo della sola identità fissa del trasformista populista che fu a capo del governo, prima con la destra e poi con la sinistra.

 

marco pannella campagna elettorale 1987

Il 19 maggio 1978, in pieno sequestro Moro, imbavagliati in tv per gli otto referendum, Pannella, Mellini, Bonino e Spadaccia erano i fantasmi mentre le Br erano gli spettri che dall’inferno mandavano le foto di Moro. Fantasmi e spettri non si somigliano.

 

La civiltà dei fantasmi, da Dickens e Wilde sino a Pannella e ora a Magi, non ha nulla a che fare con i terrori shakespeariani di Amleto, Macbeth, Cesare, il commendatore del don Giovanni, i liquidi gelatinosi di Stephen King, e ci sono anche lo spettro dei dazi, della recessione, della bomba, della guerra mondiale, del clima, del comunismo.

RICCARDO MAGI TRAVESTITO DA FANTASMA

 

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