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Un'indagine condotta nel Nord della Francia su una rete di prostituzione mette in evidenza la possibile partecipazione dell'ex direttore del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn a dei festini a Parigi in compagnia di prostitute che sarebbero state pagate da alcuni imprenditori: lo sostengono i quotidiani francesi Libération e le Figaro.
Secondo i due quotidiani, di diverso colore politico (il primo è lo storico giornale della gauche francese mentre il secondo è molto vicino alla destra del presidente Nicolas Sarkozy), gli inquirenti vogliono anche vederci più chiaro su dei viaggi effettuati dal protagonisti di questa vicenda a Washington, ai tempi in cui Strauss-Kahn era direttore generale del Fmi.
La notizia fa seguito a indiscrezioni già uscite qualche giorno fa sulla stampa francese: cinque persone, fra cui un celebre avvocato, un imprenditore e i gestori di un hotel di lusso, il Carlton, sono finiti sotto inchiesta per un caso di sfruttamento della prostituzione a Lille.
Nella vicenda è venuto a galla il nome di Strauss-Kahn, che sarebbe stato cliente di prostitute che operavano nell'hotel. Secondo Le Journal du Dimanche, l'inchiesta in corso riguarda anche dei viaggi a New York di alcune prostitute del gruppo di Lille. Il domenicale sostiene che «gli inquirenti sospettano Dominique Strauss-Kahn, già citato da due prostitute come un cliente della rete, di essere stato il beneficiario dei viaggi». Tre hotel di Lille, fra cui il Carlton, sono stati chiusi otto giorni fa per motivi giudiziari.
L'unica buona notizia di questi giorni per Strauss-Kahn è che la giornalista e scrittrice francese Tristane Banon, di 32 anni, ha rinunciato a sporgere una nuova denuncia contro di lui, dopo che la procura di Parigi ha deciso di archiviare per prescrizione le sue accuse di aggressione a sfondo sessuale avanzate contro l'ex direttore del Fmi.
«La giustizia ha riconosciuto il mio status di vittima», ha detto la giornalista. Il 13 ottobre la procura di Parigi aveva annunciato che la denuncia della Banon per un tentativo di stupro nel 2003, era stata archiviata «per mancanza di prove». I giudici avevano tuttavia riconosciuto i fatti come «aggressione sessuale», ormai non perseguibili perché in prescrizione dopo 3 anni. La Banon aveva annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile.
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