“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI
DAGOREPORT
Alla notizia che la Toscana era scampata dalle grinfie di Salvini hanno brindato nell’ordine: il Quirinale, l’Unione Europea, Palazzo Chigi, il Deep State a cui si aggiunge anche il Vaticano. Chi invece è tranquillo come un pisello nel suo baccello, dietro alle sue 915mila preferenze e il suo 75 e passa per cento in Veneto, è Luca Zaia.
Tutti hanno assediato il “Doge” nelle ultime ore: “adesso tocca a te!”. Noi vi diciamo perché lui e Giorgetti non faranno niente. Per due motivi. Intanto il governatore Veneto vuole riconoscere il risultato del voto facendo il governatore. È un debito che ha nei confronti degli elettori.
Ma il vero punto per cui non ci saranno ribaltamenti nel Carroccio è un altro. Né Zaia né Giorgetti (che non ha fatto nessuna dichiarazione dopo il trionfo veneto) vogliono finire alla guida della Lega finché non saranno chiuse le inchieste giudiziarie sul partito. La cosiddetta “Altra Lega”, europeista e anti-sovranista, non andrà alla carica per evitare di finire nel fango.
MATTEO SALVINI SUSANNA CECCARDI GIORGIA MELONI
Del resto, le inchieste sono appena cominciate. E i magistrati negli ultimi tempi non hanno spinto l’acceleratore per una ragione di opportunità e per non dare a Salvini l’aureola del martire.
Invece, nel centrodestra, una volta usciti i dati Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono dati agli insulti, via telefonino. Lei ha rinfacciato la scelta della carneade Ceccardi in Toscana. Una sorta di Borgonzoni bis ignota a tutti e per di più pisana, cosa che a gran parte dei toscani fa arricciare il naso.
L’ex Truce ha risposto duramente accusando la Meloni di avergli rotto i coglioni per la scelta perdente in Puglia di Fitto. L’insofferenza (eufemismo) tra i due mal-destri ha origine ovviamente dal fatto che la forbice tra i due partiti si sta assottigliando.
D’altra parte l’Europa, il Deep State e Sergio Mattarella preferiscono la “Ducetta”, che è vista dai generali e dai boiardi come l’erede coatta di Gianfranco Fini. E Crosetto, l’ideologo di Giorgia, ha molti legami in Vaticano e al Colle.
mario giordano matteo salvini fuori dal coro
Il tracollo di Salvini avrebbe subito fatto cambiare linea ai tal di Mediaset. Prima Fedele Confalonieri era filo-leghista, ma arrivato a un certo punto Fidel si è reso conto che il segretario della Lega è in difficoltà, è sotto inchiesta, è accerchiato dalla Meloni e da Zaia, quindi già prima del voto ha cominciato a prendere le distanze dal Capitone. Al momento della vittoria di Giani, l’ordine è stato quello di lasciarlo andare al suo destino. Che faranno Del Debbio e Giordano?
MEDIASET DAL PAPA - CONFALONIERI ADREANI PIERSILVIO, CRIPPA E GINA NIERI
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