1. SISTEMA SESTO, L’AFFARE S’INGROSSA! L’ARCHITETTO RENATO SARNO, “COLLETTORE DELLE TANGENTI” PER CONTO DI FILIPPO PENATI, EX BRACCIO DESTRO DI CULATELLO BERSANI, INCASSA I DOMICILIARI DOPO LE PRIME AMMISSIONI. CHE AVRÀ DETTO? 2.INTANTO ANCHE SAVIANO MENA CULATELLO BERSANI: “IL PD DI NON POTEVA NON SAPERE QUALI EFFETTI LA LEGGE ANTICORRUZIONE AVREBBE AVUTO SUL PROCESSO PENATI”

1 - SAVIANO ‏SU TWITTER: IL PD NON POTEVA NON SAPERE
Il Pd non poteva ignorare gli effetti che la norma introdotta nel decreto anticorruzione avrebbe prodotto sulla vicenda che coinvolge Penati

2 - 'SISTEMA SESTO', SARNO AI DOMICILIARI DOPO LE AMMISSIONI AI PM SU PENATI
Sandro De Riccardis per "Repubblica.it Milano"


Renato Sarno ha ottenuto gli arresti domiciliari. L'architetto, considerato dai pm monzesi Walter Mapelli e Franca Macchia il "collettore delle tangenti" per conto dell'ex presidente pd della Provincia di Milano, Filippo Penati, era in carcere dallo scorso ottobre. Nelle ultime settimane avrebbe fatto le prime ammissioni agli inquirenti, chiarendo il suo ruolo nella raccolta di fondi per l'ex capo della segreteria di Pierluigi Bersani. Sarno, difeso dall'avvocato Giovanni Briola, ha ottenuto i domiciliari dopo il parere favorevole della Procura.

Sarno era stato arrestato con l'accusa di concorso in concussione per induzione, in relazione all'area industriale dismessa ex Falck, per una consulenza da 300mila euro ottenuta dal costruttore Edoardo Caltagirone, fratello e socio di Francesco Gaetano, proprietario dell'area.

Gli investigatori avevano sequestrato all'architetto un file Excel con una sorta di contabilità dei finanzi amenti ricevuti - secondo l'accusa - per sostenere Penati. Tra questi, anche 368mila euro di presunti finanziamenti illeciti alla fondazione Fare Metropoli. Tra i dieci indagati, in questo filone dell'inchiesta, vi sono anche l'ex banchiere Massimo Ponzellini e gli imprenditore Enrico Intini e Roberto De Santis, vicini al Pd pugliese. Una sua istanza di patteggiamento è stata in questi giorni respinta dalla Procura.

 

arch. Renato Sarnopenati bersani