DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Paolo Russo per “la Stampa”
Niente più sigarette in auto se a bordo c’è una lei in dolce attesa o se a respirare nubi tossiche è un minore. E d’ora in avanti pacchetti di sigarette in bella vista sugli scaffali dei tabaccai con in primo piano immagini choc, per scoraggiare gli amanti delle bionde. A 12 anni dalla Legge Sirchia ci prova Beatrice Lorenzin a dire stop al fumo con un decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
A fare discutere saranno soprattutto le immagini al limite del raccapricciante, come quella di due genitori affranti accanto a una piccola bara bianca, con sotto la scritta «il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno». Ma anche il buco alla gola causato dal cancro o il paziente intubato a seguito di attacco cardiaco non sono da meno E’ con queste immagini choc e una nuova sventagliata di divieti che la Lorenzin prova a far passare la voglia di fumare a 11,6 milioni di italiani.
Il decreto recepisce l’ultima direttiva europea sul tabacco, comprese quelle disposizioni che era “facoltà” dei singoli Paesi adottare o meno. I pacchetti - stabilisce il provvedimento - saranno composti al 65% da immagini raccapriccianti e scritte sui danni da fumo, mentre oggi solo il 30-40% era destinato allo scopo. In più dovranno essere esposti dal lato frontale con le immagini choc.
Le confezioni non conterranno più nemmeno le scritte sul contenuto di catrame, nicotina e monossido di carbonio, ritenute “ingannevoli” per il consumatore, visto che le sostanze cancerogene sono almeno 40.
Altra novità destinata a far discutere è il divieto di fumare in auto in presenza di minori o donne in stato di gravidanza. Un provvedimento che era già stato annunciato lo scorso anno dal Ministro della salute e che aveva scatenato veementi reazioni tra anti-proibizionisti e fumatori incalliti, Emma Bonino in testa. Allora non se ne fece nulla ma questa volta lo stop voluto dall’Europa è diventato legge anche da noi.
Vietato anche accendere o arrotolare sigarette aromatizzate a mentolo, vaniglia, erbe e spezie. Tutte sostanze, dicono gli esperti di tabagismo, studiate per invogliare al fumo soprattutto i giovanissimi e che diventeranno of limits nelle nostra tabaccherie. Ma non da subito. Per le sigarette al mentolo e tutte quelle con una quota pari almeno al 3% del mercato, il divieto scatterà solo dal 20 maggio del 2020.
EUGENIO SCALFARI CON SIGARETTA
Insieme agli aromatizzanti i fumatori dovranno fare a meno anche di tutta una serie di additivi, come la caffeina o la taurina, un aminoacido contenuto in un nota bibita. Scompariranno dagli scaffali delle tabaccherie le confezioni di tabacco da rollare inferiori a 30 grammi e i pacchetti da 10.Una volta usati soprattutto dai ragazzi a corto di quattrini, ma con la crisi acquistati anche da non pochi adulti.
Stop anche al sempre più redditizio commercio on line di prodotti da fumo, a volte di dubbia origine se non proprio contraffatti. Sarà poi vietato fumare in cortili, giardini e terrazze di reparti ospedalieri pediatrici e Istituti di ricovero a carattere scientifico, mentre si inaspriscono le sanzioni per chi vende sigarette e affini ai minori, che rischierà multe da mille a 4.000 euro ( il doppio se il comportamento è reiterato) e la sospensione di 3 mesi della licenza. Previsto anche il periodico controllo nei distributori automatici dei sistemi di rilevamento dell’età dell’acquirente. Sigarette elettroniche e loro ricariche dovranno infine essere a prova di bomba per i bambini ed anti-rottura per gli adulti.
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