L’INFORMAZIONE ALLA FRANCESE? TROMBA E QUERELA! - “CLOSER” TRASCINATO IN TRIBUNALE DALLA GAYET E CONDANNATO A SBORSARE 12.000 EURO PER AVER PUBBLICATO LE FOTO IN BIKINI DI VALÉRIE! - E I SARKOZY FANNO CAUSA AL “CANARD ENCHAÎNÉ” PER LE CONVERSAZIONI REGISTRATE

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1 - LA LOVE STORY FRA HOLLANDE E GAYET ARRIVA IN TRIBUNALE
E.St. per "la Stampa"

Julie Gayet si sente «braccata» da quando il settimanale «Closer» ha pubblicato le foto che hanno rivelato al mondo intero la sua relazione clandestina con François Hollande. La love story tra l'attrice e il presidente francese è arrivata ieri davanti ai giudici al tribunale di Nanterre, vicino a Parigi. L'attrice era assente.

Da quel 10 gennaio, la vita di Gayet, 41 anni, madre di due figli, è stata «sconvolta»: «Ormai ci sarà un prima e un dopo Closer. Di solito discreta, Julie Gayet è stata assalita dai fotografi. Sembrava una battuta di caccia», ha osservato il suo legale, Jean Enocchi. Per la violazione della sua privacy, Gayet reclama 50.000 euro di danni, e l'eventuale pubblicazione della condanna sulla copertina del giornale, di proprietà di Mondadori France.

Da parte sua, «Closer» rivendica il «diritto all'informazione». Il giudice si pronuncerà il 27 marzo. Scherzo del destino il giornale è stato condannato proprio ieri a versare 12.000 euro per aver pubblicato le foto in costume rubate a Valérie Trierweiler, l'ex compagna di Hollande.

2 - I SARKOZY FANNO CAUSA AL "CANARD ENCHAÎNÉ"
E.St. per "la Stampa"

La coppia Sarkozy al contrattacco dopo la pubblicazione su «Le Canard Enchaîné» e il sito «Atlantico» delle trascrizioni delle riunioni all'Eliseo e delle loro conversazioni private. I legali di Nicolas Sarkozy, e sua moglie Carla Bruni hanno preannunciato un'azione legale per evitare l'ulteriore pubblicazione del materiale, registrato da un consigliere politico dell'ex presidente, Patrick Buisson, all'insaputa della coppia.

«Sarkozy - si legge nel comunicato diffuso dagli avvocati Thierry Herzog e Richard Malka - non può accettare che conversazioni tenutesi privatamente siano state registrate e diffuse senza il suo consenso». Sempre ieri, però, «Paris Match» ha pubblicato un'intervista alla Bruni nella quale l'ex Première Dame ammette che la privacy per una personalità pubblica è «quasi impossibile. «Quando si è a un livello di massima notorietà - spiega la Bruni commentando la richiesta del presidente François Hollande di rispettare la privacy sulla sua vita amorosa - la privacy è polverizzata».

 

 

 

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