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Laura Galvagni per âIl Sole 24 Ore'
Mario Greco è arrivato meno di due anni fa alle Generali con una missione importante, sistemare le esigenze di capitale e rilanciare il gruppo sul panorama internazionale. Ha già raggiunto obiettivi rilevanti e, al di là del raddoppio della capitalizzazione di Borsa della compagnia, i conti 2013 dovrebbero confermare il rilancio della redditività di Trieste, in linea con il nuovo piano industriale. Insomma, è difficile anche solo immaginare che Greco possa pensare di lasciare la guida delle Generali.
Tuttavia, il manager potrebbe presto ricevere le avances del Governo. Il nome di Mario Greco sarebbe infatti fra le candidature possibili per la guida di Poste Italiane, al vaglio degli head hunter Spencer Stuart e Korn Ferry, e potrebbe finire nella lista che verrà presentata alla Commissione di garanzia sulle nomine pubbliche - composta da Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, Vincenzo Desario, ex direttore generale della Banca d'Italia, e Maria Teresa Salvemini - che presto giungerà sul tavolo dell'Esecutivo.
Una candidatura ancora allo stato embrionale che, considerati i piani di quotazione di Poste Italiane e la credibilità del manager napoletano sui mercati finanziari internazionali, potrebbe rafforzarsi. Tanto più che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha già speso parole di elogio per l'operato del manager alle Generali: «Greco sta facendo un grande lavoro».
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