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L’ITALIA È UNA E INDIVISIBILE: I LEGHISTI S’ATTACCHINO – MATTARELLA RIFILA L’ENNESIMO SCHIAFFONE ALL’AUTONOMIA, RIFORMA SIMBOLO DEL CARROCCIO: “È INDISPENSABILE GARANTIRE IN TUTTO IL NOSTRO PAESE SERVIZI E COLLEGAMENTI ADEGUATI E CONDIZIONI DI PIENEZZA DI CITTADINANZA PER TUTTI I CITTADINI” – INVITATO A MILITELLO, IN SICILIA, IL CAPO DELLO STATO COGLIE L’ALLARME DELLO SPOPOLAMENTO E DELL’ABBANDONO DELLE COMUNITÀ INTERNE: “PAESI COME QUESTO SONO UNA RICCHEZZA NON SOLO STORICA E DI MEMORIA. PERCIÒ AVVERTONO QUANTO IL VINCOLO NAZIONALE SIA ESSENZIALE PER CIASCUNO DI LORO…”

 

 

1. MATTARELLA IN DIFESA DELL’UNITÀ TERRITORIALE

Estratto dell’articolo di Ugo Magri per "La Stampa"

 

sergio mattarella a militello in val di catania

Nella giornata del Tricolore, […] Sergio Mattarella s'è fatto sentire a difesa dell'unità territoriale e contro la desertificazione […] che incombe sulle nostre zone interne, sulle isole minori, sulle aree collinari e montane.

 

Gliene ha dato lo spunto Giovanni Burtone, suo vecchio compagno di militanza politica attualmente sindaco di Militello in Val di Catania dove il presidente della Repubblica ieri s'è recato in visita. […] Burtone s'è lasciato andare a uno sfogo contro l'abbandono in cui versano le comunità interne, specie per quanto riguarda i trasporti, la sanità pubblica, le comunicazioni.

 

sergio mattarella a militello in val di catania 1

A quel punto Mattarella ha preso la parola. «Non era previsto che intervenissi», è stato l'incipit, «ma non ho resistito»: il tema lo tocca in modo particolare. Nei suoi viaggi per l'Italia il presidente constata di continuo le difficoltà degli amministratori di ogni colore politico […].

 

Le risorse vengono dirottate altrove, con una preferenza per le grandi città. Ma così facendo, avverte Mattarella, si viene a colpire il tenore di vita della gente che risiede all'interno, vale a dire «13 milioni di nostri concittadini». E non solo.

 

L'Italia a torto considerata minore «rappresenta il 60 per cento del nostro territorio» ed è «parte essenziale dell'attrazione che il nostro bel Paese esercita nel mondo per la sua cultura, la sua storia, la sua arte, il suo modello di vita». Prestarvi attenzione […] è […] un investimento sul futuro. Conservare questi territori «nella loro genuina consistenza è un'opera preziosa di carattere nazionale che non si può fare», ammonisce il capo dello Stato, se le zone montane «vengono impoverite, indebolite, abbandonate». Come sta succedendo.

autonomia differenziata vignetta by rolli il giornalone la stampa

 

2. IL MONITO DI MATTARELLA IN SICILIA “SERVIZI ADEGUATI IN TUTTO IL PAESE”

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per "la Repubblica"

 

C’è tutto il paese, gli emigrati hanno chiamato dalla Svizzera, un compaesano di Brooklyn è arrivato apposta. Militello in Val di Catania, la Sicilia rurale da dove si è sempre emigrato, accoglie festosa Sergio Mattarella. Il presidente è venuto da Roma per inaugurare la scuola Pietro Carrera e a fare coraggio. Un’altra puntata al Sud, dopo Caivano.

 

«È indispensabile garantire in tutto il nostro Paese servizi e collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini», ammonisce parlando nel palazzetto dello sport gremito di sindaci del Calatino con le fasce tricolori. Un monito a chi punta a dividere l’Italia in un Nord di serie A e un Meridione di serie B. […]

 

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La Sicilia si sta spopolando. Mattarella ne coglie acutamente il pericolo. «Paesi come questo sono una ricchezza non solo storica e di memoria. Perciò avvertono quanto il vincolo nazionale sia essenziale per ciascuno di loro».

 

[…] Mattarella l’ha ripetuto tante volte, da ultimo al congresso dell’Anci a Torino. Il Paese va tenuto unito. Coesione è una delle parole che usa di più. Come non leggerlo come un invito a evitare le distorsioni che l’autonomia differenziata potrà provocare nel Mezzogiorno?

 

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[…] Le strade sono piene. Dai balconi sventola il tricolore. I siciliani sentono l’orgoglio che uno di loro sia da dieci anni al Quirinale. L’ha invitato il sindaco, Giovanni Burtone, uno dei figli del rinnovamento della Dc negli anni Ottanta, amico da sempre di Mattarella. […]

 

Il padre di Burtone è stato partigiano in Val d’Ossola. Mattarella ha reso omaggio al monumento che ricorda i partigiani, poi è entrato a scuola, ha chiacchierato con gli alunni delle elementari e delle medie, che gli dicevano “viva l’Italia”, ha fatto coraggio agli amministratori, la siccità ha messo in ginocchio l’agricoltura: «Ci sono gli strumenti per rispondere alla mancanza dei servizi: il digitale consente di annullare le distanze e l’isolamento di un tempo delle campagne».

 

Anche a chi non era riuscito a trovare posto nel palazzetto la voce del capo dello Stato è arrivata forte e chiara. Quando è uscito hanno iniziato a cantare spontaneamente l’inno.

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