DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Ugo Magri per la Stampa
Pur di piazzare Marcello Foa alla presidenza Rai, Matteo Salvini sembra pronto a venire a patti con Silvio Berlusconi. I due si sentiranno via telefono nelle prossime ore e, se il primo impatto sarà confortante, un faccia a faccia seguirà entro la settimana. Ne dà l' annuncio lo stesso vice-premier, fiducioso stavolta di portare a casa la nomina che Forza Italia gli aveva bloccato, e dalla quale discendono a cascata parecchie altre «cadreghe» grandi e piccine.
Una volta insediato Foa, la bandiera giallo-verde potrà sventolare sul palazzo di Viale Mazzini. Ma prima, appunto, serve il via libera berlusconiano che, baldanzosamente, nel giro leghista già danno per scontato.
Il «do ut des» In realtà, assicurano ad Arcore, la questione è più complicata. Il Cav si attende anzitutto che Salvini cambi registro; la smetta di assumere tutte le decisioni salvo pretendere, poi, che Forza Italia si adegui; incominci a consultarsi regolarmente «con uno che per ben quattro volte è stato premier, dunque potrebbe dargli buoni consigli». Ma soprattutto, Silvio desidera che Matteo metta le carte in tavola e chiarisca a lui e a Tajani (che dovrebbe partecipare al colloquio nella qualità di vice) le sue vere intenzioni. Quando prevede di staccare la spina al governo? Quali sono i suoi propositi in vista delle Europee? Come immagina il centrodestra futuro?
Se Matteo rispondesse col cuore in mano, allora Silvio chiuderebbe un occhio su Foa, e Forza Italia garantirebbe in Commissione parlamentare di Vigilanza la maggioranza necessaria. Finora Salvini era sgusciato via, adottando con Berlusconi la «politica del carciofo» che consiste nell' ottenere un sì alla volta, foglia dopo foglia.
Ma ieri sera, da Vespa, lui stesso ha prospettato un patto a 360 gradi: «C' è la possibilità di trovare l' accordo non solo sulla Rai. Si voterà a fine ottobre a Trento, a Bolzano e poi in Sardegna...».
Il parere legale L' improvvisa accelerazione di Salvini pare legata a un piccolo colpo di scena. Fino a ieri sussistevano dubbi sulla possibilità che Foa, già bocciato dalla Vigilanza, venisse riproposto per la presidenza Rai.
Ma gli esperti legali dell' azienda hanno dato via libera: nessun impedimento. Si diradano i rischi che in futuro la Corte dei conti possa contestare la nomina e chiamare a risponderne personalmente i consiglieri d' amministrazione. A questo punto, con la strada in discesa, la questione si riproporrà di nuovo domani davanti alla Vigilanza. Lega e Cinque Stelle proporranno una mozione per spianare la strada a Foa. Da come voterà Forza Italia, capiremo a che punto è il chiarimento su tutto il resto.
marcello foa salviniMarcello Foa
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