''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO…
QUI RADIO KIEV – L’UCRAINA PUO’ RESISTERE PER ALTRI DUE O TRE ANNI IN UNA GUERRA CONTRO LA RUSSIA…MA QUESTO LO SOSTIENE IL PREMIER POLACCO TUSK – IL PAESE E’ SULL’ORLO DEL TRACOLLO: LA FANTERIA È A CORTO DI UOMINI, LE AZIENDE NON HANNO MANODOPERA, L’ECONOMIA DIPENDE TOTALMENTE DAGLI AIUTI ESTERI, 5 MILIONI DI PERSONE SONO FUGGITE DAL PAESE E SONO SEMPRE PIU’ PROFONDE LE CREPE NEL RAPPORTO TRA ZELENSKY E L’ELETTORATO - A LUGLIO LE PRIME PROTESTE ANTI GOVERNATIVE DALL’INIZIO DELLA GUERRA HANNO DENUNCIATO CORRUZIONE E ABUSO DI POTERE. ZELENSKY, ELETTO NEL 2019, HA ACCENTRATO IL POTERE PER VIA DELLA GUERRA E ORA DECIDE CON UNA CERCHIA RISTRETTA, DOMINATA DAL CAPO DI GABINETTO ANDRIY YERMAK…
Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
andriy yermak volodymyr zelensky
L’Ucraina è pronta a combattere la Russia ancora per due o tre anni. Parola del premier polacco Donald Tusk che, in un’intervista al Sunday Times, ha riferito la stima fatta da Volodymyr Zelensky. Il Paese però sta pagando su tre fronti — economico, politico e militare — un prezzo davvero enorme.
Rispetto a due anni fa la war fatigue è sempre più palpabile nella società. La guerra ha eroso la fiducia nel futuro: l’Onu stima che oltre 5 milioni di persone siano fuggite dall’Ucraina. Le attività economiche, già paralizzate dai blackout e dai missili russi, soffrono per la carenza di manodopera mentre le scuole si svuotano. In questo contesto, una crescita economica del 2 per cento è vista come un successo.
Un terzo proviene da difesa e tecnologia. L’ingresso nell’Unione europea è ancora il Santo Graal per buona parte degli ucraini fin dalle proteste di Euromaidan. Ma è osteggiato dal premier ungherese Viktor Orbán e dagli interessi agricoli polacchi. E non solo.
Il bilancio pubblico è sostenuto quasi solo da aiuti esteri.
L’Ucraina ha ricevuto la maggior parte dei 15,6 miliardi di dollari Usa previsti dal programma del Fondo monetario internazionale concordato nel 2023 e le due parti stanno ora negoziando un nuovo pacchetto del valore di 8 miliardi di dollari. Le tasse interne coprono appena le spese militari.
Andriy Yermak Volodymyr Zelensky
Per il 2025 è previsto un buco di 45 miliardi di dollari, mentre le promesse occidentali arrivano solo a 27 miliardi. «Non ci sono più soldi», ha ammesso un funzionario ucraino parlando con l’Economist. Il Fmi sta facendo pressioni su Kiev affinché svaluti la grivna.
[…] Le linee del fronte sono quasi ferme dal 2022. Le innovazioni ucraine e l’uso dei droni hanno reso ogni movimento estremamente rischioso. Si stima oltre un milione tra morti e feriti russi. […]
l’Ucraina resiste soprattutto grazie alla società civile: reti di imprese e volontari suppliscono alle lacune dello Stato e del «ministero del Caos», come viene chiamato dagli ucraini il Dicastero della Difesa. Molte innovazioni militari sono nate nei garage di Kiev e delle principali città ucraine […] La coscrizione è sempre più dura; la fanteria è a corto di uomini.
All’inizio i volontari facevano la fila per andare al fronte, ora molti scappano. Senza una leva più ampia, è difficile immaginare una vittoria. Alcuni ipotizzano un compromesso imposto da Trump: concessioni diplomatiche a Mosca di cui era impensabile sentire parlare anche solo un anno fa, tra cui il riconoscimento dell’annessione della Crimea e il congelamento del fronte ora sono considerate accettabili. Ed è ormai chiaro a quasi tutti che, per il momento, molti dei territori persi non potranno essere riconquistati. I negoziatori ucraini però non vedono reali spiragli e ripetono: «La Russia vende aria».
andriy yermak volodymyr zelensky
Oltre agli uomini, l’Ucraina rischia di esaurire la propria legittimità democratica. Il patto tra governo e società si è incrinato. A luglio le prime proteste anti governative dall’inizio della guerra hanno denunciato corruzione e abuso di potere. Zelensky, eletto nel 2019 con il pieno controllo del parlamento, ha accentrato ulteriormente il potere per via della guerra. Secondo gli oppositori, la sua immagine di eroe occidentale lo ha reso arrogante. Ora decide con una cerchia ristretta, dominata dal capo di gabinetto Andriy Yermak.
La presidenza è accusata di intimidire media e oppositori, intentare cause politiche e tollerare estorsioni dei servizi di sicurezza. Le proteste non hanno frenato questa deriva. Il futuro appare incerto: né una tregua né una guerra lunga offrono soluzioni facili.
La pace richiederebbe ricostruzione, cure ai veterani, gestire il risentimento e meno aiuti esteri. Il governo valuta il voto nel 2026 se le condizioni lo permetteranno. Sondaggi indicano che Zelensky potrebbe vincere il primo turno, ma potrebbe perdere al ballottaggio contro l’ex capo di stato maggiore, il generale Valery Zaluzhny. Molti cittadini però non si riconoscono in nessuno dei due. […]
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