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“VEDERE LA BANDIERA PALESTINESE SVENTOLARE SUL CAMPIDOGLIO È UN COLPO AL CUORE PER GLI EBREI DI ROMA" - IL CAPO DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI ROMA VICTOR FADLUN CONTESTA LA DECISIONE DELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA: “UNA SCELTA DI CAMPO DIVISIVA CHE NON CI RAPPRESENTA” - I CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA E IL M5S REPLICANO: “NESSUN OLTRAGGIO, NÉ TANTO MENO LA VOLONTÀ DI AVALLARE I TERRORISTI DI HAMAS, VOGLIAMO LA PACE”
Marina De Ghantuz Cubbe per repubblica.it - Estratti
“Vedere la bandiera palestinese sventolare sul Campidoglio è un colpo al cuore per gli ebrei di Roma".
Il presidente della Comunità ebraica Victor Fadlun commenta la decisione dell’Assemblea capitolina presa il 18 settembre con una mozione urgente, nata dopo le polemiche tra Pd e M5s.
“Una scelta di campo divisiva che non ci rappresenta né come cittadini, né come ebrei che hanno radici millenarie in questa città. È una decisione che contrasta con la memoria dell’attentato alla Sinagoga, in cui terroristi palestinesi uccisero un bimbo di 2 anni, Stefano Gaj Taché, un “nostro bambino” come lo definì il presidente Mattarella, e ferirono decine di ebrei”.
La proposta di esporre la bandiera della Palestina è stata fatta dal M5s, ma in prima battuta la maggior parte dei consiglieri del Pd si sono astenuti su indicazione della capogruppo Valeria Baglio. In questo modo la mozione pentastellata non è passata e, come prevedibile, è successo il caos. Anche perché il tutto avveniva nel giorno in cui l’esercito israeliano entrava dentro Gaza City. Viste le polemiche, anche interne allo stesso Pd, il 18 settembre è stata approvata una nuova mozione e la bandiera palestinese è stata issata sul Campidoglio.
bandiera palestina campidoglio
“Ci stupisce e rattrista che la propaganda Pro-Pal abbia fatto breccia nel Consiglio Comunale della nostra città – continua il commento di Fadlun - La bandiera palestinese sul Campidoglio è la stessa che viene sventolata nelle piazze Pro-Pal, accompagnata dalle parole d’odio di chi vuole cancellare Israele e perpetuare l’orrore del 7 ottobre. Un simbolo che aggrava pericolosamente il clima di antisemitismo dilagante e alimenta l’incertezza in cui è costretta a vivere oggi la Comunità Ebraica di Roma”.
La replica dei capigruppo di maggioranza Valeria Baglio (Pd), Ferdinando Bonessio (Avs), Giovanni Caudo (Roma Futura), Alessandro Luparelli (Sce), Sandro Petrolati (Demos) e Giorgio Trabucco (civica Gualtieri) è arrivata in pochi minuti: “L’esposizione della bandiera palestinese non intende in alcun modo rappresentare un oltraggio alla Comunità Ebraica né tanto meno avallare i terroristi di Hamas, i cui crimini e atti orribili abbiamo sempre condannato con fermezza.
(...)
Allo stesso tempo, concludono i consiglieri, “la nostra città non smetterà mai di farsi portavoce di un impegno per la pace giusta e duratura, che significa anche esprimere con chiarezza la necessità di una soluzione politica che superi e condanni le scelte del governo Netanyahu e che ridia speranza sia al popolo israeliano che a quello palestinese. Roma sarà sempre al fianco della Comunità Ebraica contro ogni forma di antisemitismo, (...)
Intanto, a intervenire è stata anche l’associazione Unione Benè Berith: "La decisione dell'assemblea Capitolina di esporre la bandiera palestinese sul palazzo senatorio ci lascia costernati e esterrefatti. Nei palazzi istituzionali che rappresentano il nostro paese e la città di Roma, capitale d'Italia, l'unico vessillo che dovrebbe sventolare dovrebbe essere il tricolore della bandiera nazionale italiana. Un gesto unilaterale che non contribuisce in alcun modo alla pace".
Anche il M5s capitolino è intervenuto: “La decisione di esporre la bandiera palestinese in Campidoglio non è stata assunta per essere oltraggio verso nessuno, tanto più verso la Comunità ebraica di Roma. Al contrario, l’iniziativa - lanciata dal M5S e divenuta poi patrimonio degli altri gruppi consiliari - rappresenta la necessità di vedere la Capitale come promotrice di pace, contro ogni politica di odio e di intolleranza.
Un atto dal profondo valore simbolico che sia però al contempo capace di unire, a partire dall’auspicio della creazione di uno Stato palestinese - in ossequio a quelle determinazioni delle Nazioni Unite su ‘due popoli due Stati’ che hanno sempre guidato la nostra condotta.
Per questo motivo respingiamo con fermezza ogni lettura strumentale che associa la solidarietà al popolo palestinese all’antisemitismo o al terrorismo. Dal 7 ottobre 2023 in poi non abbiamo mai fatto mancare la nostra condanna al vile attacco terroristico di Hamas; ma è ormai chiaro che quello che sta accadendo è un genocidio ai danni di vittime civili, non terroristi. La bandiera palestinese oggi unisce tutti coloro che anelano alla fine delle ostilità, la fine del massacro indiscriminato di civili, la fine della catastrofe umanitaria ormai chiara agli occhi di tutto il mondo. Il Campidoglio, casa di tutti i romani, non può voltarsi dall’altra parte”.
VICTOR FADLUN - PRESIDENTE COMUNITA EBRAICA DI ROMA
VICTOR FADLUN - PRESIDENTE COMUNITA EBRAICA DI ROMA
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