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“LA COMMISSIONE SULLE BANCHE? UNA CAZZATA” – LUCIANO VIOLANTE IN SOCCORSO DI M&M (MATTEO & MARIA ELENA) – "DUE UFFICIALI DEI CARABINIERI HANNO COSTRUITO PROVE FALSE PER FARLO CADERE MENTRE ERA A PALAZZO CHIGI" - BANCA ETRURIA? "MARIA ELENA BOSCHI HA RAPPRESENTATO LE DIFFICOLTÀ DI UN'AZIENDA DEL SUO COLLEGIO ELETTORALE"
Amedeo la Mattina per la Stampa
Presidente Luciano Violante, la sinistra è divisa e il Pd perde consensi: è il cupio dissolvi?
«A sinistra la questione identitaria fondata sul primato dell'idea sulla realtà è sempre stata presente, non solo in Italia. E ha prodotto più scissioni che unificazioni, anche a costo di sacrificare l'interesse nazionale. La destra fa prevalere la convenienza dello stare insieme. In Italia ha un federatore come Silvio Berlusconi che riesce a tenere insieme anche forze politiche conflittuali come accadde per la Lega e Alleanza nazionale nel 1994. A sinistra invece in questa fase manca un federatore. Spero che ci sia in futuro».
I sondaggi danno il Pd in calo verso il 20%. Quanto c' entra la vicenda Boschi?
«Renzi è sottoposto a un attacco costante e ingiusto. Due ufficiali dei carabinieri hanno costruito prove false per farlo cadere mentre era a Palazzo Chigi. È un fatto grave che andrebbe approfondito, eppure la questione è scomparsa dai radar. Come mai non c' è la dovuta attenzione su questa vicenda? Al giovane capitano, che deve costruire la propria carriera ma falsifica le prove, chi ha suggerito di agire in questo modo? Capire cosa sia successo attiene allo stato della nostra democrazia».
Il ministro Boschi è un problema per il Pd?
renzi nella sede pd del nazareno
«La vicenda fa parte della campagna elettorale ed è intrisa di viltà. È stato un errore cedere ai populismi elettorali e istituire una commissione ad hoc a fine legislatura. Germania e Stati Uniti hanno avuto con le banche problemi ben più gravi, ma si sono ben guardati da istituire commissioni di inchiesta che avrebbero incrinato la reputazione dei rispettivi Paesi. Si poteva fare un' indagine conoscitiva attraverso il lavoro delle commissioni Bilancio e Finanze riunite. Un lavoro che andava fatto un anno e mezzo fa, lontano dalla temperie della campagna elettorale».
Era opportuno che un ministro si occupasse della banca dove il padre era vicepresidente?
«Maria Elena Boschi ha rappresentato le difficoltà di un' azienda del suo collegio elettorale; per quanto ne sappiamo non ha fatto pressioni e si è astenuta dal partecipare alle riunioni del Consiglio dei ministri dove si decideva di quella banca. La banca è stata commissariata, i dirigenti sono sotto processo. Un ministro non smette di rappresentare la comunità che lo ha eletto».
Se dall' audizione di Ghizzoni dovesse emergere una pressione su Unicredit per l' acquisto di Etruria, Boschi dovrebbe dimettersi?
«Non è possibile rispondere prima di avere sentito Ghizzoni».
Domani verrà sentito il governatore Visco: c' è il rischio di mettere in crisi la credibilità di Bankitalia?
«Bisognava pensarci al momento della istituzione della commissione d' inchiesta. Servirà tutta la capacità e l' esperienza del presidente Casini per evitare ulteriori danni all' interesse nazionale».
Considera inarrestabile il calo di consensi del Pd?
«Vediamo cosa succede nelle urne. Forse è presto per i necrologi. Anche l' idea che la nuova legge elettorale non produca una maggioranza è tutta da verificare. Certo, se il centrodestra continua a crescere può vincere e governare da solo. C' è ancora il 50% di italiani incerti: il Pd deve saper parlare a questi elettori. Bisogna riconoscere a Renzi i meriti del suo governo sui diritti civili ed anche su alcune questioni sociali. Ricordo le leggi contro il capolarato, contro le dimissioni in bianco, per le unioni civili e per il dopo di noi. Il milione di posti di lavoro con il 60% dei contratti a tempo indeterminato. Quando c' è la crisi è colpa di Renzi, se c' è la crescita economica il merito è della congiuntura internazionale. Le sembra giusto?».
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