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Lettera di Amedeo Laboccetta, coordinatore Pdl di Napoli, al "Corriere della Sera"
In relazione all'articolo di Aldo Grasso «Laboccetta della fortuna e l'onestà del computer» pubblicato sul Corriere del 3 giugno, preciso:
1) Il computer in questione è mio, e non di Francesco Corallo. Un magistrato sostiene che avrei agito per «occultare la effettiva proprietà del pc in capo a Francesco Corallo» e che, in precedenza, mi sarei reso colpevole di aver strappato lo strumento in questione dalle mani di alcuni bravi finanzieri impegnati in una delicata indagine. Le cose, possono confermarlo gli stessi finanzieri, non stanno affatto così.
2) Non rinnego affatto l'amicizia con Francesco Corallo. La Procura milanese lo accusa di aver trafficato con Massimo Ponzellini, per ottenere un mega finanziamento per la sua azienda. Conoscendo bene Francesco Corallo so che non ha fatto nulla di illecito.
3) Perché quel giudice non rende pubblico - visto che spesso i magistrati lo fanno, io lo autorizzo a farlo, anzi lo chiedo - tutto il contenuto del mio computer? Si saprà così che nel computer di Laboccetta che non fa il deputato per caso, e che pur in assenza di grandi titoli accademici è stato eletto per 15 anni consigliere comunale di Napoli e che dal 2008 è parlamentare, c'è tutta l'attività prodotta in questa legislatura.
Disegni di legge, mozioni, ordini del giorno, interrogazioni parlamentari, comunicati stampa e denunce. Insomma, tutte cose che nulla hanno a che fare con la vicenda in questione. L'unica cosa che ho estrapolato da quel computer sono i nomi degli iscritti al Pdl di Napoli partecipanti al congresso della mia città , perché non ritenevo, e non ritengo, che quell'elenco dovesse entrare in un'indagine giudiziaria.
4) Mi si dipinge come un politico arrogante. Anche se oggi non conviene rivendicarlo, sono un politico di fiero esserlo, ho passione politica sin da ragazzo, ho militato per le mie idee e non ho mai tradite, ho denunciato da destra nel 1992 la tangentopoli napoletana pagando di persona. Infine ha ragione Aldo Grasso quando afferma che l'immunità non va confusa con l'impunità . Ma questo deve valere per tutti i protagonisti delle vicende giudiziarie, anche per quei giudici che sempre più spesso sbagliano
Risposta di Aldo Grasso
Quando ho letto che l'on. Laboccetta Amedeo, in passato, è stato procuratore della società Atlantis di Francesco Corallo, attiva nel settore dei giochi d'azzardo, e lo stesso Corallo è stato assistente parlamentare di Laboccetta, il senso di "passione politica" rivendicato dall'onorevole mi è parso molto più chiaro.
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