matteo salvini vladimir putin giuseppe conte

LEGA E M5S HANNO FRETTA DI RIABBRACCIARE PUTIN - LA MAGGIORANZA, CON L’ASTENSIONE DEL MOVIMENTO CINQUESTELLE, VOTA UN ORDINE DEL GIORNO DEL CARROCCIO CON CUI SI IMPEGNA IL GOVERNO AD “AGEVOLARE LE PROCEDURE DI AUTORIZZAZIONE” PER L’EXPORT IN RUSSIA DI QUEI PRODOTTI OGGETTO DI DEROGA (IN QUESTO CASO SI TRATTA DI RUBINETTI, IMPIANTI SANITARI, DI RISCALDAMENTO E TUBI DI RAME) – E’ IL SEGNALE DI UN CAMBIAMENTO DI CLIMA VERSO MOSCA, CONDIZIONATO SOPRATTUTTO DA TRUMP - IL PD ATTACCA: “SI PORTANO AVANTI COL LAVORO SPORCO”

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Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per www.repubblica.it

 

salvini putin conte

L’oggetto di per sé sembra marginale: si parla di rubinetti. Ma per l’opposizione, soprattutto per il dem Filippo Sensi, l’ordine del giorno approvato stamattina dalla commissione Affari Ue del Senato è la spia di un clima mutato, di un ammorbidimento delle sanzioni contro Mosca. I fatti: durante la discussione sulla legge di delegazione europea, la Lega oggi ha chiesto di ripescare un suo odg già presentato e accantonato dieci giorni fa. Col parere favorevole del governo, rappresentato dalla sottosegretaria salviniana Pina Castiello, è stato invece riproposto all’ultimo e messo ai voti. Il centrodestra compatto l’ha approvato. Il M5S si è astenuto.

vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondo

 

Il testo - firmato da cinque leghisti: Borghesi, Borghi, Centinaio, Murelli e Potenti - impegna il governo ad “agevolare le procedure di autorizzazione” per consentire l’export di alcuni prodotti “oggetto di deroga delle sanzioni nazionali, europee e internazionali”. In particolare si tratta di “oggetti di rubinetteria progettati per impianti sanitari, di riscaldamento, di ventilazione o di condizionamento d’aria” e di “tubi e condotti di rame” che sarebbero “necessari per l’uso personale o domestico da parte di persone fisiche in Russia” ma anche in Bielorussia, viene specificato nel paragrafo seguente.

 

filippo sensi

Le norme europee, in particolare il regolamento varato dal consiglio a giugno ‘24, consentono agli Stati di derogare alle sanzioni contro Mosca. Per farlo, la legge italiana prevede che il ministero degli Esteri rilasci una autorizzazione “specifica individuale” in cui è obbligatorio individuare l’utilizzatore finale del bene. Insomma, deve essere chiaro da subito a chi andranno i prodotti italiani.

 

Ecco, i leghisti col resto del centrodestra vogliono invece depennare questo passaggio, perché si tratterebbe di una “pratica impossibile per gli operatori del settore sopracitato, in quanto operano in un contesto di commercio internazionale (“business to business”)”. L’odg alla fine è stato approvato. Il Movimento, con i senatori Lorefice e Bevilacqua, si è astenuto. […]