LA LATITANZA, APPENA COMINCIATA, È GIÀ FINITA - IL LIBANO NON SI OPPORRÀ ALL’ESTRADIZIONE, DELL’UTRI SARÀ IN ITALIA GIÀ LA SETTIMANA PROSSIMA - IL BANANA: “VISTO? NON VOLEVA SCAPPARE” (E ALLORA PERCHÉ FARÀ RICORSO?)

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Grazia Longo per "La Stampa"

Marcello Dell'Utri sarà estradato la prossima settimana. Il Consiglio dei ministri del Libano ha ritenuto di non dover dibattere il caso scegliendo così di non opporsi al rientro in Italia. Il ministro della Giustizia libanese ha avuto oggi l'autorizzazione a procedere con il decreto per l'estradizione. Decreto che ora dovrà essere firmato dal primo ministro e dal presidente della Repubblica libanesi.

L'ULTIMA PAROLA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LIBANESE
La latitanza dell'ex senatore di Forza Italia, condannato in via definitiva a 7 anni di carcere per «concorso esterno in associazione mafiosa», ha quindi le ore contate. Dopo l'ok del procuratore generale della Cassazione, Samir Hammoud, l'avvallo del ministro della Giustizia Rizk e la decisione dell'esecutivo di non intervenire, l'ultima parola spetta ora al Presidente della Repubblica.

Ma fonti del governo libanese spiegano a La Stampa che il via libera è scontato. «L'amicizia con l'ex Presidente della Repubblica Amin Gemayel potrà incidere poco - sostengono qualificate fonti ministeriali - e del resto Berlusconi non è più così potente in Italia. Dell'Utri è oramai una zavorra che imbarazza il nostro governo. Per non parlare poi dei rapporti economici tra i due Paesi, che non possono essere compromessi da un grave incidente diplomatico-giudiziario».

IL RIENTRO ATTESO GIOVEDì
Il difensore di Dell'Utri, l'avvocato Akram Azoury, però non si arrende: procederemo con un appello amministrativo, fa sapere. Ma questo non impedirà il rimpatrio in manette di Dell'Utri, attualmente ancora agli arresti nella prigione dorata che è la camera Vip dell'ospedale Al Ayat di Beirut. Il rientro, spiegano sempre fonti libanesi a La Stampa, è previsto per giovedì.

BERLUSCONI: «VISTO? NON ERA LATITANTE»
«L'estradizione di Dell'Utri è una cosa che non riesco a commentare. Dico soltanto che sono smentiti tutti quelli che pensavano che fosse andato là per evadere e diventare un latitante. Essendo persona molto intelligente non avrebbe mai scelto un Paese cha ha un accordo di estradizione con l'Italia», dice Silvio Berlusconi.

 

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