DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
Marco Antonellis per Dagospia
luigi di maio con la card per il reddito di cittadinanza 9
Dopo la debacle elettorale in Abruzzo tra i 5 Stelle se non è tutti contro tutti poco ci manca. Di sicuro il Movimento sembra aver perso la bussola, spiegano fonti di governo pentastellate. "Bisogna immediatamente correggere il tiro altrimenti rischiamo il tracollo definitivo alle prossime europee". Al momento però nessuno sembra voler mettere in discussione il governo del Cambiamento, almeno stando a quanto facevano trapelare stamattina riservatamente dall'ufficio stampa di Palazzo Chigi.
sara marcozzi con luigi di maio sulla neve
Certo è che bisognerà rivedere molte cose e sul banco degli imputati in queste ore finisce anche la comunicazione, quella comunicazione che è sempre stata l'asse portante (e spesso vincente) del Movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. "I provvedimenti del governo non vengono spiegati bene, la gente non capisce cosa facciamo veramente. E quando li spieghiamo abbiamo un approccio troppo hollywoodiano che stona totalmente con il sentiment del Paese; basti pensare alla presentazione del Reddito di cittadinanza.
Di Maio come il mago Silvan by GianBoy
E poi comunichiamo troppo, troppe cose che creano solo confusione, peraltro in maniera poco efficace soprattutto se paragonata alla comunicazione del "cannibale" Salvini che comunica poche cose ma molto bene". Insomma, la comunicazione da punto di forza è diventata il punto di debolezza del Movimento.
WEEKEND CON IL MORTO CASALINO CONTE DI MAIO
Ora, in vista delle elezioni europee, c'è chi teme il peggio: "Se dovessimo scendere al di sotto del 20% sarebbe la fine del Movimento 5 Stelle" si fa notare a mezza bocca tra i grillini. Anche perché se i sondaggi non sono rassicuranti le proiezioni sono anche peggio: secondo alcuni istituti se si proiettasse il risultato abruzzese a livello nazionale avremmo un M5s ben al di sotto del 20% (con la Lega di Salvini che invece volerebbe abbondantemente oltre il 30%). In pratica, la disfatta totale per i 5Stelle.
Ma per il momento nessuno vuole pensare al peggio e si lavora a testa bassa per raddrizzare la baracca. Oltre ad un cambio di passo nella comunicazione pentastellata c'è chi vorrebbe alleanze locali con liste civiche che si riconoscono nei valori del Movimento ma soprattutto si punterà a superare definitivamente il tabù del secondo mandato.
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