DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
VIDEO - TRUMP ASCOLTA I CITTADINI SUL TEMA DEL CONTROLLO DELLE ARMI
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
È tutto in un tweet, anzi in una furia di Tweet scritti nell'arco di 24 ore dal presidente Trump dopo il lungo incontro con rappresentanti della scuola attaccata in Florida.
Hai voglia a dire che dovrebbe smettere di usare questo sistema così popolare e populista, così poco elegante e istituzionale; se lo facesse resterebbe solo lo spazio per il diluvio di fake news che ci inonda, a partire dal racconto di un presidente insensibile e non disponibile a nessun cambiamento, come se gli altri avessero mai fatto qualcosa, compreso il Nobel per la pace Obama; a seguire con lo scandalo menato su una presunta idea di armare gli insegnanti trasformando in una sparatoria da Mezzogiorno di fuoco le scuole americane, quando la proposta è tutt'altra.
Ma tanto lui Twitta e se ne infischia,e per la verità qualche sputtanamento comincia a venir fuori anche da parte del pubblico, come è successo oggi con quel rappresentante della scuola in Florida, lo studente Colton Haab, il quale ha denunciato che, invece del discorso che voleva tenere davanti alla CNN durante un forum – chiedendo che i veterani presidiassero le scuole armati – i responsabili della TV schierata all'opposizione gli hanno proposto un testo scritto molto politically correct che il ragazzo ha rifiutato.
Scrive Trump: “will be strongly pushing comprehensive background checks with an emphasis on mental health”’, appoggerò con forza controlli dei precedenti molto accurati con particolare attenzione alla salute mentale, e precisa che quando ha proposto che alcuni insegnanti già armati per proprio conto e dopo un'accurato corso di formazione possano portare le armi a scuola, l'ha fatto a ragion veduta.
Seguiamo i Tweet
STRAGE PARKLAND FLORIDA KILLER
“I never said ‘give teachers guns’ like was stated on Fake News @CNN & @NBC. What I said was to look at the possibility of giving ‘concealed guns to gun adept teachers with military or special training experience- only the best,
“20% of teachers, a lot, would now be able to immediately fire back if a savage sicko came to a school with bad intentions. Highly trained teachers would also serve as a deterrent to the cowards that do this. Far more assets at much less cost than guards,”A ‘gun free’ school is a magnet for bad people. ATTACKS WOULD END!”
Si può condividere o no la proposta, per la verità molto ardita e molto americana, ma è un fatto che sapere che ci sono insegnanti armati e addestrati potrebbe scoraggiare il giovane disturbato di turno, ma anche che una rapida risposta eviterebbe le stragi. Dove tutto dura 3-4 minuti ma la polizia impiega almeno 6/ 8 minuti per arrivare.
Che poi gli organi di polizia dovrebbero fare il proprio lavoro e come nel caso della Florida prendere in considerazione non una ma numerose segnalazioni che riguardavano lo studente stragista, e’ centrale nell'affrontare il problema.
In realtà l'idea non è neanche partita da Trump ma da uno dei genitori invitati all'incontro durato circa 2 ore alla Casa Bianca. D'altra parte inutile stupirsi, visto che in queste ore i sacerdoti e i pastori invitano i parrocchiani che possiedono armi legalmente a portarle in chiesa per la funzione.
La polemica molto gonfiata sugli insegnanti cowboy ha messo in ombra il vero cambiamento di politica introdotto da Trump, devo dire con un certo coraggio se andra’ fino in fondo da parte di uno che ha vinto le elezioni anche grazie all'appoggio dei proprietari e delle industrie delle armi.
Nell'annunciare controlli accurati sui precedenti e sulla salute mentale di chi chiede di acquistare un'arma Trump infatti introduce anche aumento dell'età dai 18 ai 21 anni per qualsiasi tipo di arma, e il divieto di vendita dei Bump stocks, un marchingegno infernale fondamentale per una strage in poco tempo. Si tratta di un dispositivo che sostituisce il resto della spalla dell'arma con un 'sostegno' che copre l'apertura del grilletto.
In pratica, tenendo l'impugnatura del fucile con una mano e spingendo con l'altra in avanti sulla canna, il dito del tiratore entra in contatto con il grilletto. In questo modo, mentre il fucile si muove avanti e indietro, può sparare centinaia di colpi al minuto. Un 'escamotage' che consente, quindi, di trasformare in automatici i fucili e le armi semiautomatiche 'aggirando' la legge.
Trump aggiunge in un ennesimo Tweet che si augura che il Congresso sia finalmente dell'umore giusto per fare qualche cosa su questo problema.
Perché dico che ci vuole coraggio? Perché aggiungo che li voglio vedere i democratici, ora tutti scatenati contro qualsiasi tipo di arma, farci poi sul serio la campagna per le elezioni di meta’ mandato del prossimo novembre...
il mitragliatore usato da stephen paddock
Perché la National Rifle Association non è una Spectre calata dall'alto i cui componenti non sono conosciuti, è composta dai cittadini americani, sono elettori quelli che non vogliono toccato in alcun modo il Secondo Emendamento della Costituzione che sancisce il diritto a possedere armi per autodifesa. E hanno subito emesso un comunicato nel quale diffidano il legislatore dal proporre leggi che impediscano agli adulti tra i 18 e 20 anni di acquistare armi che privino del diritto costituzionale all'autoprotezione.
Il terreno dello scontro sulla questione delle armi e’ dunque tutto politico e in un anno elettorale. Proprio Donald Trump, accusato di essere un reazionario senza scrupoli, ma invece un outsider della politica e sicuramente un conservatore liberale, potrebbe essere il presidente che cambia alcune regole del possesso di armi, e lo fa convincendo il Congresso.
Bisognerà vedere come la prendono i militanti per il controllo e il bando di fronte allo smacco di dovere una tale conquista proprio a lui; vedere se non preferiscono continuare a gridare al lupo al lupo e trasformare una possibilità di cambiamento resa possibile da un particolare clima emotivo nel l'ennesimo scontro perenne ideologico e fazioso.
Negli ultimi 25 anni qualunque tentativo di regolamentare la vendita di armi è finito stritolato a Washington, e non solo per iniziativa dei repubblicani ma anche per scelta dei democratici cosiddetti moderati, ovvero la maggioranza.
Barack Obama e il suo vice Joe Biden furono sempre respinti dall’ intransigenza repubblicana nei loro tentativi di messa al bando, ma nei primi anni di presidenza, quando avevano la maggioranza al Congresso, non avevano avanzato la stessa proposta. Il gioco delle parti è evidente.
Non è cambiato nulla nemmeno l'anno scorso dopo il massacro di Las Vegas, anche se fini sotto accusa la facilità di comprare i famosi Bump stocks, strumenti che modificano il funzionamento delle armi rendendole più rapide e letali.
È possibile che l'ultima strage in Florida abbia cambiato qualcosa nella sensibilità, se non altro per la giovane età degli uccisi, praticamente dei bambini. Un'emittente conservatrice come Fox News e un giornale conservatore come il New York Post hanno titolato "MR. PRESIDENT, PLEASE ACT" , faccia qualcosa presidente, e in risposta ai tweet di Trump, “HOPE FOR GUN CONTROL" Speriamo in un controllo delle armi .
Trump è molto bravo a cogliere i cambiamenti di stato d'animo e sensibilità e spingerà a livello statale e federale per un cambiamento. Può parlare ai vertici della NRA. da amico e alleato, e per questo convincerli a più miti consigli.
Le proposte sulle quali ha messo a lavorare il dipartimento di Giustizia sono molto gradite per ora agli americani. Il 97% secondo un sondaggio Quinnipiac si dichiara a favore dei cosiddetti Universal background checks per acquistare armi, il 66% a favore di una legislazione più restrittiva,il 67% a favore del bando sulle armi automatiche. È un momento da sfruttare politicamente. Trump sa che toglie ossigeno all'opposizione se certe scelte le fa lui, se piega il partito repubblicano a una posizione più moderata.
Sa anche, tutti lo sanno a Washington,che che spesso si attribuisce ai diktat della NRA quella che è invece una propensione dei parlamentari a non contrariare i possessori di armi, che sentono questo diritto molto forte e che sono tutti elettori, gente che ci va a votare.
Un'occasione importante per questa presidenza , una di quelle, come si dice negli Stati Uniti,” Nixon Goes to China”, che sembra solo una partita di ping pong e invece cambia tutto.
La quattrenne Violet alla NRA di Indianapolis Bambini al congresso della NRA Convention NRA a Indianapolis nra
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